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22 Marzo 2018 - 11:25
Le persone muoiono davvero soltanto quando le abbiamo dimenticate. Venerdì 16 marzo, bambini, ragazzi, amministratori ed esponenti della società civile, si sono ritrovati per onorare la memoria di tanti uomini, donne e anche bambini, che hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata. Mille nomi, scanditi nel cielo azzurro e nel sole di una giornata primaverile, come avviene oramai ogni anno dal 1996 per celebrare la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia. Dopo il ritrovo in piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il corteo composto dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della città e del chivassese, ha attraversato le vie del centro fino a raggiungere piazza della Repubblica dove è avvenuto il momento della commemorazione di tutte le vittime innocenti delle mafie. “Oggi siamo qui perché non vogliamo dimenticare tutti coloro che sono morti per mano delle organizzazioni criminali – ha detto il sindaco Claudio Castello, parlando anche a nome dei molti Sindaci che hanno voluto essere presenti in questo giorno speciale -. Dal 1996, ogni anno vengono letti i nomi delle vittime di mafia. Sono quasi mille nomi. Il 70% dei familiari di queste vittime è ancora in attesa della verità, omicidi che ancora oggi non hanno colpevoli. Chivasso e tutto il chivassese oggi si ribellano. Oggi ci ribelliamo all’indifferenza, al conformismo, alla corruzione che devasta i beni comuni e l’ambiente. Vogliamo essere sempre più consapevoli che la convivenza civile e pacifica si fonda sulla giustizia sociale, sulla dignità e la libertà di ogni persona. Una lotta che riguarda tutti e non deve fermarsi, ma che, anzi, deve concentrarsi sulla zona grigia, sulle paludi della corruzione dove la mafia prospera. Queste persone non sono morte per una targa, una corona di fiori o un discorso celebrativo: sono morte per la nostra libertà, per la nostra democrazia, ossia per quegli ideali che tutti noi abbiamo il compito di realizzare. Solo l’impegno personale e collettivo trasforma questa giornata in un momento di memoria condivisa e pubblica, in una memoria viva che ognuno di noi si deve impegnare a diffondere”. La manifestazione è stata voluta e organizzata dal Comune con la collaborazione del presidio “Angelo Vassallo” di Libera, che da anni opera al fianco dell’Amministrazione comunale per sensibilizzare in particolare i giovani, ma anche i cittadini tutti, sui temi della Legalità e del contrasto alle mafie.
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