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CHIVASSO. Ciuffreda show in Consiglio: attacco frontale a tutti

CHIVASSO. Ciuffreda show in Consiglio: attacco frontale a tutti

Ciuffreda in Consiglio comunale

Inaffidabili, irresponsabili, incapaci. Una sgangherata minoranza incapace di costrutto”. Ne ha avute per tutti e una per ciascun esponente della minoranza, il sindaco Libero Ciuffreda, l’altra sera, in Consiglio comunale. All’ordine del giorno la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni a fronte di un avanzo di amministrazione pari a circa un milione e 700 mila euro che in base al patto di stabilità non potrà essere utilizzato. Un monologo durato quasi un’ora, senza alcun contradditorio, considerando che i firmatari della richiesta non c’erano. E non c’erano per protesta, incavolati pure loro, per aver chiesto e non ottenuto il rinvio della discussione ad altra data in modo da consentire anche a Gianfranco Scoppettone, che è in ferie, di partecipare alla seduta. Di seguito, consigliere per consigliere, il duro attacco di Ciuffreda, ai limiti della diffamazione, nei confronti di ciascun consigliere di minoranza. Adriano Pasteris Cita sempre l’aria fritta. Lui è fatto di aria fritta. Voleva diventare sindaco a tutti i costi... Andava in giro con una troupe televisiva e diceva “Dillo a Pasteris” nella speranza di imitare il suo grande leader di riferimento Berlusconi. Ovviamente questo è stato suo leader fino a quando è stato vincente. Poi appena si è accorto che Forza Italia stava implodendo si è inventato una verginità politica. Come si chiama questa lista civica benedetta da un campione nostrano del trasformismo politico, l’ex senatore ed ex sindaco Fluttero. Prima era democristiano, poi è diventato di Alleanza Nazionale, cioè fascista, poi di Forza Italia. Oggi non sappiamo di che partito è. Pasteris, personaggio strano... Pensate che pur essendo un educatore di giovani è riuscito ad allontanare i giovani temendo che i figli del sindaco oppure i loro amici e i loro conoscenti potessero in qualche modo avvantaggiarsene. “Pasteris chiedilo” non “dillo a Pasteris” Lo chieda all’attuale presidente della Pro Loco. A differenza di quello che avveniva in passato si accorgerà che quei ragazzi hanno organizzato quelle manifestazioni per puro spirito di servizio senza guadagnarci un euro, anzi rimettendoci... Le auguro di non vivere soltanto per il business. Capisco che per lei è tutta aria fritta, così come aria fritta per lei sono tutte le iniziative per la legalità, per il sostegno ai profughi, ai disoccupati, al commercio. Oggi si dichiara di una lista civica ma non in contrasto con Forza Italia. Si decida e lo chiarisca a sé stesso. L’impegno politico è una cosa seria, non una fiction televisva tanto cara al suo ex leader Berlusconi". Matteo DoriaHa presentato questa mozione è poi è scappato. Subodorata la difficoltà di emergere è uscito da Forza Italia ed entrato nel partito nuovo centrodestra, quel partito che governa con il tanto vituperato Partito Democratico. Invito il consigliere a rileggere un articolo de “La Stampa”: “Indagati e richieste di arresto. L’Ncd, imbarazza il governo.”. Ormai non si contano più le richieste di arresto di esponenti dell’Ncd: Azzolini, Formigoni, Aiello. Comunque Doria ha imparato una tecnica straordinaria: è presente ad ogni evento. E’ presenzialista. Mi fa venire in mente un ex consigliere regionale sempre presente anche ai funerali, capace di far sparire scontrini mentre era in consiglio regionale. E poi... Basta multe. Basta profughi. Basta negri. Basta pressione. Basta Tasi. Basta parlare. Io vivo a Chivasso da tanti anni, conosco i cittadini e non sono così sciocchi da non accorgersi della palese contraddizione". Gianfranco Scoppettone "Capogruppo di sé stesso. Vicino a Forza Italia. Vicino ma non troppo a Ncd. Vicino a Pasteris. Già assessore della giunta Matola, quella giunta eterodiretta dal gran trasformista Fluttero che tollerava che nel cda di Chind sedesse un personaggio arrestato in Minotauro e corresponsabile del debito. Doveva occuparsi delle nostre scuole ma i nostri edifici erano insicuri. Spendevano di più di riscaldamento e le nostre aule erano fredde. Il gestore delle mense era inadempiente e nessuno ne contestava le inadempienze. Ovviamente durante la sua permanenza non si era accorto che il Palalancia era male gestito da uno finito in galera. A questo personaggio volevano dare e riconoscere circa 1,2 milioni di euro per presunte opere e attività svolte. E come è ben noto l’arbitrato ha condannato questo signore, Piero Gambarino a risarcire la nostra città. La stessa attenzione dedicò alle vicende fallimentari del Movicentro noto guazzabuglio di interessi di amici degli amici con a capo l’ex sindaco Fluttero che insieme ai suoi accoliti ne furono gli artefici più insigni e vergognosi. Incapacità poi di risolvere il debito della scuola dei Torassi attanagliata dai debiti e oggi fuori pericolo. Capisco che è impeganato a giocare a golf, ad andare in vacanza e a gestire il suo ingente patrimonio immobiliare a fronte di un reddito simile a quello di un operaio specializzato, ma suvvia un minimo di dignità non foss’altro per le sue origini politiche. Poteva almeno non intascare la sua indennità da assessore. Non credo ne avesse bisogno". Marco Marocco "A questo punto non possiamo dimenticare il paladino della legalità, dell’impegno politico senza interessi, del fautore della politica online. Quante aspettative mancate. Quanta demagogia: siamo passati dalla borraccia d’acqua che si portava alla bottiglietta di plastica meno ecologista... Ha altre ambizioni che magari lo porteranno ad altri posti. In consiglio comunale arriva non preparato, ha fatto anche figure difficili da sostenere. Oggi questo signore si accompagna con questi specchiati. Vero è che un pollaio ha distratto l’attenzione dal suo impegno politico senza se e senza ma. Impegno profuso per espellere un consigliere di Torrazza, pare sorpreso a rubare in un supermercato... Per il consigliere Marocco la legalità conviene quando conviene a lui. Non ho mai visto Marocco impegnato nella legalità nelle iniziative della città. Non poteva interessare questo signore perché non poteva ritagliarsi qualche spazio sul settimanale amico. Dimostri un minimo di coerenza. Sta facendo una politica opportunistica, con coloro che sono i fautori del disastro della nostra città". Emanuel Bava e Domenico Ciconte "Esiste un gruppo di due consiglieri con Bava capogruppo e Ciconte. Ho poco da aggiungere. Non ho mai avuto il piacere di sentire una parola, una proposta, una critica. Alzano e abbassano la mano quasi in modo automatico. Anche a loro chiedo uno sforzo, uno scatto di vita, partecipate alla vita del consiglio comunale della città. In particolare su Bava. Mi permetto di dare un consiglio da sindaco pro-tempore e senza inibire le sue aspirazioni: non basta essere stato Abbà per diventare sindaco a Chivasso. E questo la storia lo insegna. C’è ancora un post scriptum, rivolto a Ciconte: ribadisco anche per lui l’auspicio che almeno una volta possa far sentire la sua voce. Ma ancor di più chiedo al consigliere Ciconte di smettere di pensare di non essere consapevole che la sua carica di consigliere comunale non le permetteva e non le permette di lavorare ad esempio per la società partecipata del Comune Chind Spa. Penso che tutti i consiglieri comunali concordino nel richiedere formali spiegazioni agli ex presidenti per conoscere i motivi per gli incarichi a Ciconte e i suoi compensi. Questo si che è conflitto di interessi. Altro che Alternative Karming, Punto a Capo, Libera, Pro loco..."
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