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CHIVASSO. Mozione di sfiducia al sindaco, ma la minoranza diserta il Consiglio

CHIVASSO. Mozione di sfiducia al sindaco, ma la minoranza diserta il Consiglio

La conferenza stampa in redazione dei gruppi di centrodestra

Questa sera si discuterà la mozione di sfiducia al sindaco di Chivasso Ciuffreda e all’assessore Buo presentata dall’intera minoranza consiliare, gruppo misto, lista civica, Forza Italia, Nuovo Centrodestra e M5S, ma dei consiglieri di opposizione in aula non ce ne sarà nemmeno uno. Il motivo? Semplice: hanno chiesto al presidente del Consiglio comunale Careggio di spostare la seduta ad un altro giorno, che non fosse l’8 luglio, a causa dell’impossibilità a partecipare di Scoppettone e Ciconte, e per tutta risposta, si sono beccati un bel “no”. “Evidentemente preoccupati di cammuffare e nascondere le incapacità ed i fallimenti di una maggioranza imbarazzante. Ciuffreda e soci hanno perpetrato l’ennesimo maldestro tentativo di soffocare il dibattito democratico del Consiglio comunale - inforcano in una nota stampa Doria, Pasteris, Bava, Ciconte, Scoppettone e Marocco -. A poco è valso comunicare anticipatamente l’impossibilità di poter prendere parte a questa importantissima seduta da parte di due dei sei consiglieri direttamente interessati, così come a nulla sono valse le rimostranze ed i tentativi di trovare una data alternativa presentate da parte della minoranza durante la conferenza dei capigruppo di venerdì 3 luglio”. “Uno sconfortante presidente del Consiglio Claudio Careggio - proseguono - ha dapprima cercato di abbozzare improponibili scusanti, salvo poi chiudere la seduta senza prendere in considerazione nessuna altra ipotesi alternativa, cosa mai successa in questi tre anni durante i quali le date sono state sempre fissate tenendo conto delle esigenze di tutti, spesso anche di esponenti della maggioranza”. “Quanto successo è grave e preoccupante - continuano - Questo modus operandi da “soviet”, mai applicato prima, non fa altro che riconfermare l’inadeguatezza di queste persone a ricoprire i delicati ruoli che occupano. E’ chiaro che hanno paura di affrontare le loro colpe o, forse, temono di non riuscire ad ottenere i voti necessari a salvare una maggioranza che, ormai è chiaro a tutti, fa acqua da tutte le parti. La trasparenza non fa parte del loro vocabolario: sarebbe meglio che il sindaco, anziché devolvere il suo stipendio, iniziasse ad incassarlo, assumendosi le proprie responsabilità e mettendosi a lavorare però per il bene della città, se ne è capace. Anche se, visti i risultati dell’operato di questa maggioranza, sarebbe meglio che se ne tornassero a casa lasciando che i cittadini esprimano alle urne il loro gradimento per una Giunta le cui priorità sono state l’aumento inutile delle tasse restituite ai chivassesi sotto forma di svariate amenità, fra le quali si distinguono la manifestazione dello chef Kumalé (16.000 euro, ovvero quasi quanto stanziato per tutte le manifestazioni di Carnevale), l’inutile piazzetta di Via Italia (180.000 euro) ed i murales sui muri della biblioteca (solo 5.500 euro, ma ad un’associazione vicina al figlio del sindaco)”. Da qui la decisione di boicottare il Consiglio: la mozione di sfiducia verrà respinta in meno di un minuto dalla maggioranza. Senza alcun dibattito. “Continueremo con altre iniziative a chiedere le dimissioni di tutta la Giunta”, fanno sapere.
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