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CHIVASSO. Lezioni o propaganda politica?

CHIVASSO. Lezioni o propaganda politica?

beppe busso

Caro Liborio, chiedo nuovamente ospitalità al tuo giornale per rettificare alcune informazioni fornite dal tuo giornale la scorsa settimana nell’articolo firmato da Piero Meaglia che ha dato origine al titolo “Lezioni di politica o di propaganda?”. La rassegna “Lezioni di politica” è giunta alla sua decima edizione. Dalla prima (2006) ad oggi sono state programmati 86 eventi: ebbene di questi, 25 hanno avuto come ospiti solo esponenti del PD o di aree contigue e 61 hanno avuto ospiti in parte o completamente appartenenti ad altri schieramenti. Molto spesso sono state invitate persone senza schieramento preciso. Nella rassegna di quest’anno, su  5 interventi, in due intervengono esponenti del PD (il primo con Chiamparino e l’ultimo con Cesare Damiano, mentre gli altri tre appartengono ad altre aree: Giorgio Merlo non è del PD, come affermato e nella stessa serata intervengono Andrea Fluttero e Renato Cambursano. La proiezione del film su Berlinguer possiamo catalogarla come “renziana”? Mi pare audace. Mi pare quindi che il ciclo “Lezioni di politica” sia l’unica iniziativa in Chivasso che tenta di far dialogare culture politiche diverse. Altro discorso è se ci riusciamo: questa è la vera sfida. In nove anni la politica nel nostro Paese è completamente cambiata. Quanto ai finanziamenti: il ciclo non ha mai avuto finanziamenti dall’Amministrazione Comunale ed è sempre stato autofinanziato dagli organizzatori. Da due edizioni si avvale del patrocinio comunale. La determina citata da Meaglia nell’articolo, si riferisce all’impegno di spesa del Comune nella Rassegna Cinematografica dello scorso anno co-organizzata con l’Assessorato alla cultura e la somma è stata destinata non all’Uni3 o all’ARCIZETA, ma ai tecnici dell’Associazione  che svolge il servizio di assistenza tecnica audio-video nel Teatrino. Cordialmente

Giuseppe Busso

Il punto interrogativo  volutamente previsto nel titolo è significativo della misura del dubbio. Il giornale può  o non può legittimamente averlo di fronte ad un paio di incontri organizzati con esponenti dello stesso partito o, di fronte a quel 25 su 86? Forse sì!  Ed è questo che abbiamo fatto.  Poi, ti dirò, che su queste pagine non tutti la pensiamo alla stessa maniera.  Io per esempio sono ormai arrivato al punto di credere che questa classe politica, partendo dal livello comunale e finendo a Roma, non abbia più nulla da insegnarci.  Altro che lezioni di politica.  Perchè a Chivasso, tanto quanto a Roma, sono lì a farsi dettare e a leggere le linee guida dei tecnici (passa una volta in consiglio e lo constaterai anche tu). Perchè a Chivasso tanto quanto a Roma, si fanno portare in braccio dalla ‘ndrangheta e dalla mafia in genere (abbiamo rischiato di essere infiltrati anche noi... per  colpa del Pd). Perchè il paese (e da questo punto di vista Chivasso è l’Italia) è ormai collassato soprattutto per colpa loro, che anche da prima del 2006 continuano a raccontarci e a darci lezioni di politica. Io, caro Giuseppe, le lezioni di politica con i politici, non le farei proprio.  Chiamerei piuttosto qualcuno che insegni la politica ai politici, con il patrocinio dei cittadini....  

Liborio La Mattina

  PS: Giorgio Merlo è del Pd? A noi pare proprio di sì, a meno che il Giorgio Merlo di “www.giorgiomerlo.net” non sia un omonimo e qui, il simbolo del Pd è davvero dappertutto.
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