Con una nota diffusa nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale informa che il prossimo 5 febbraio, alle 17, nella sala riunioni situata al terzo piano della sede ASL di via Po, 11, subito dopo una riunione del Comitato dei Sindaci del Distretto di Chivasso, il primo cittadino Libero Ciuffreda terrà una conferenza stampa per approfondire questioni legate al servizio di emodinamica all’Ospedale Civico e altre cosette, tra cui i lavori per il nuovo pronto soccorso e lo sviluppo di servizi territoriali. Bene! Finalmente è giunta l’ora di marciare tutti quanti sotto la sede della Regione Piemonte per andare ad urlare che i macchinari nuovi di pacca acquistati nel 2010 dalla giunta regionale presieduta da Mercedes Bresso non si toccano e che se qualcuno se lo è messa in testa lo sbraniamo. Tutti insieme, noi, i cittadini, i sindaci dell’Oltrepo e quelli del basso canavese. Noi, e davanti a tutti noi, il sindaco Libero Ciuffreda con la fascia tricolore, il consigliere regionale del Partito Democratico Gianna Pentenero e il senatore del Pdl Andrea Fluttero. Così deve essere perchè questo si erano impegnati di fare, in modo solenne, ad un dibattito organizzato a dicembre dal nostro giornale, dalle Acli e dal Comune di Cavagnolo. Tutti e tre, nessuno escluso, davanti ad una sala del Consiglio stracolma di cittadini e molte associazioni operanti sul territorio, non in ultima la Croce Rossa. Una questione di vita o di morte, per i tanti che abitano troppo lontano dagli ospedali attrezzati e capaci di scongiurare i pericoli dell’ infarto. Una questione di vita o di morte anche per l’ospedale, destinato, sulla carta, a diventare un presidio di serie B, sicuramente dopo Ivrea che avrà un’emodinamica attiva 24 ore su 24 e anche dopo Ciriè dove si sta lottando per tenere aperto il reparto almeno 12 ore al giorno. La lotta per una cosa seria ci appassiona. Sulla sanità poi ci onora. In verità però noi non sappiamo che cosa frulli esattamente nella testa del nostro primo cittadino e se è tipo da guidare una protesta delle dimensioni che ci siamo immaginati. Diciamo che abbiamo qualche presentimento e questo presentimento non ci piace. Se però è vero quanto si sta già cominciando a dire e cioè che Ciuffreda, come medico, avrebbe sposato la linea dell’assessore regionale Paolo Monferino. A Ciuffreda, come sindaco ricordiamo che i cittadini non potranno mai compiacersi di aver barattato l’emodinamica con qualche altra cosa, dopo che in questi mesi, dal nosocomio chivassese si sono già praticamente portati via l’urologia prima e la neurologia dopo. Noi crediamo che un sindaco debba per prima cosa pensare agli interessi dei suoi concittadini. Ed è tutto interesse dei chivassesi avere la certezza che in caso di infarto c’è un ospedale nelle immediate vicinanze capace di salvarti la vita. Tutto il resto è fuffa. Lo è anche perchè non si capiscono le ragioni per le quali a Ciriè “sì” e a Chivasso “no”. O peggio ancora perchè a Torino ci debbano essere emodinamiche in ogni ospedale e fuori da Torino una ogni 300 mila abitanti. Questo a nostro avviso non si può sopportare. Così come d’altro canto non si può digerire che un assessore regionale, cioè Paolo Monferino, non spieghi le ragioni che stanno alla base delle sue decisioni. Di questo si ha bisogno. Di risposte serie e puntuali. Da lui e da tutti coloro, compreso il sindaco di Chivasso, che decideranno di fare da stampella ad un piano sanitario regionale che sta mortificando il lavoro di centinaia di persone e le cure per decine di migliaia di individui.
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