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CHIAVERANO. Nel ricordo di Riccardo Avanzi

CHIAVERANO. Nel ricordo di Riccardo Avanzi

Saranno celebrati in settimana i funerali di Riccardo Avanzi, architetto di Chiaverano e fondatore del locale "Ecomuseo del paesaggio", mancato la settimana scorsa, all'età di 65 anni, in seguito ad un malore mentre era alla guida della sua Vespa a Scarmagno. Non si sa ancora la data, in attesa di apprendere l'esito dell'autopsia.

Intanto sabato pomeriggio, a Santo Stefano, si è svolta una cerimonia commemorativa a cui hanno preso parte amici, familiari, conoscenti, compresi gli amministratori ed i dipendenti comunali che lo hanno ricordato attraverso un manifesto, con la sua immagine ed una citazione di Avanzi: "La prima grande cosa in tema di paesaggio è avere una consapevolezza di dove sei, nello spazio e nel tempo, perchè tu sei in un momento e in un contesto e ti metti in relazione con queste cose. Questo fa bene a te! E poi si tratta di prendere atto che l'unica crescita che oggi è possibile avere, ormai, è in questa direzione". "Vogliamo ricordarlo così – sottolineano tutti i rappresentanti del Comune – con il suo amore per il paesaggio e per tutto il territorio. Un uomo colto, sincero, gentile".

Downloader"Caro amico e maestro Riccardo, “l’architetto condotto”, così lo avevo soprannominato per i suoi spostamenti in tutte le stagioni, sempre con la sua amata vespa – ricorda anche il consigliere Giancarlo Crispini in una lettera rivolta al compianto -. Mi viene in mente l’estate dell’anno scorso quando, essendo lui perennemente in ritardo, perdette il treno per andare a Firenze ad un convegno sugli osservatori del paesaggio, lui non si scompose e con la sua solita calma salì sulla vespa si mise lo zaino a spalle e dopo quattro ore arrivò in tempo per partecipare all’evento, questo era Ric. Anticipando di 10 anni la Convenzione Europea del Paesaggio del 20/10/2000 promosse e partecipò fattivamente con noi giovani amministratori del comune di Chiaverano ad istituire la “Bottega del Paesaggio”, essa aveva lo scopo di sensibilizzare ed educare i cittadini all’ambiente ed al paesaggio. Riccardo con ostinata fermezza sosteneva che noi abbiamo il dovere di difendere il paesaggio con intelligenza, delicatezza e amore".

Nel corso degli anni la bottega si è evoluta nell’ Ecomuseo del Paesaggio Orizzonte Serra “EPOS” di cui era presidente. Ultimamente stava lavorando con un gruppo di giovani studenti del politecnico di Torino dopo aver creato l’Osservatorio del Paesaggio. "Riccardo – chiosa Crispini - mi ha fatto capire che il paesaggio è la “forma” dell’ambiente, mi ha insegnato che esso è il risultato di un insieme di cose e relazioni, lui insisteva molto sul rapporto stretto tra paesaggio, tradizione, cultura, educazione. Abbiamo perso un grande esperto e filosofo del paesaggio, per fortuna molti conoscono le sue idee, adesso dobbiamo ordinare tutto il suo materiale, conservarlo e divulgarlo perché la sua straordinaria idea di paesaggio non venga dimenticata".

 

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