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29 Maggio 2019 - 10:22
“Fate attenzione: in Via Andrate è passato un signore dicendo che l’acqua è inquinata che è mandato dalla Cooperativa Acqua Potabile. Non è vero. Il nostro letturista è Andrea Crotte che quasi tutti conoscono. Passare parola di non aprire: noi amministratori Acqua Potabile non abbiamo mandato nessuno. Grazie per l’attenzione”dichiara Piera Richeda, vicepresidente della Cooperativa Acqua Potabile sui social il 22 maggio, in modo da avvisare i residenti di Chiaverano di un tentativo di truffa verificatosi nel centro abitato, in Via Andrate. Non è la prima volta che succede come ricorda il presidente Alessandro Revel Chion che spiega: “Da trent’anni a questa parte escono notizie simili di persone ingannate, ovviamente durante il periodo in cui facciamo le letture del contatore dell’acqua. Ci tengo a sottolineare, per il bene dei cittadini e affinché non vengano più raggirati, che quando svolgiamo un qualsiasi controllo avvisiamo prima di presentarci direttamente davanti alla porta di casa del cittadino in questione. Diffidate da chi si presenta munito di cartellino della nostra Cooperativa, senza aver ricevuto un preavviso telefonico o in altro modo nei giorni precedenti. Inoltre, il nostro lettore, Andrea è conosciuto in paese: si occupa di leggere il contatore dell’acqua e consegnare le bollette di persona da anni. Mi stupisce che le persone possano essere ingannate così facilmente ma so che non è nemmeno colpa loro. Anzitutto, chi inscena simili truffe per ottenere il permesso di entrare nell’abitazione e rubare oggetti di valore, è molto abile. Normalmente operano in due ed a danno degli anziani, vittime più facili da abbindolare. Fortunatamente il cittadino in Via Andrate si è insospettito e ci ha subito contattati, senza conseguenze gravi”. Inoltre, in caso effettivo inquinamento delle acque, è la Cooperativa stessa a farsi carico dei controlli tramite figure specializzate e di segnalare il problema. Chi truffa, mente due volte e non conosce nemmeno le leggi. “ Quello che questi impostori non sanno è che ci sono delle norme da rispettare in casi in cui vengono rilevate gravi condizioni delle acque cittadine. Se la Cooperativa non segnalasse, ufficialmente e non a voce tramite il singolo lettore, l’anomalia, sarebbe subito sanzionata dagli organi regionali responsabili. Capisco tuttavia la difficoltà delle persone a riconoscere i veri lettori dai falsi: ormai la gestione di luce, gas ed acqua avviene per uffici separati, cosa che disorienta l’utente” .
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