Cerca

Datori di lavoro messi in ginocchio dalla crisi. A processo: "non ce la facevo più"

Datori di lavoro messi in ginocchio dalla crisi. A processo: "non ce la facevo più"

Tribunale (foto archivio)

Sono le storie di datori nella morsa della crisi economica. Stretti tra troppe leggi, tasse ed una burocrazia spietata. Sono sempre di più, ormai, i fascicoli che si sommano sui tavoli del Tribunale di Ivrea relativi a casi di omesso versamento di contributi previdenziali. Un reato, che va sanzionato, ma motivato oggigiorno, nella gran parte dei casi, da una solita cantilena: "non avevo più soldi, non ce la facevo più". E' stata la stessa motivazioni espressa l'altra settimana, di fronte al giudice Claudia Colangelo, dall'Ingegnere Luciano Fina, titolare della scoietà QS con sede a Chiaverano, fallita pochi anno or sono, fatti per cui aveva già patteggiato una condanna per bancarotta. "Nel 2007 – ha narrato con gli occhi lucidi, rilasciando dichiarazioni spontanee – mi sono trovato in mancanza di liquidità dopo anni difficili. Avvenne l'invasione sul mercato europeo di prodotti arrivati dalla Cina. Tra il 2002 e il 2004 ho dovuto ridurre drasticamente i prezzi per rimanere sul mercato. Ci siamo riusciti. Ma ci siamo impoveriti. Nel 2006 ho subito un furto presso il mio stabilimento per cui era sparita una spedizione per la Danimarca ed anche i gressi con una conseguente impossibilità di produrre nel 2007: un anno disastroso. Anche se l'azienda era senza liquidità ho pagato fornitori e dipendenti anche se non potevo più farlo regolarmente. Ho fatto quello che ho potuto. Sono passati quattro, cinque anni, intanto ho perso una causa con un'altra azienda e così a maggio 2009 siamo arrivati al fallimento ed eccoci qua. Risponderò a ciò che mi chiederete ancora ma questo è un romanzo di storia industriale e di concorrenza sleale". La sentenza a carico dell'uomo, difeso dall'avvocato Federica Ranieri, sarà pronunciata il 13 dicembre.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori