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09 Aprile 2015 - 12:36
Chiaverano
Imputati per abuso edilizio, per la costruzione di un deposito, che però fu sanata. L'altra settimana, presso il Tribunale di Ivrea, è cominciato il processo a carico di Claudio Caserio e Maurizio Giglio Tos, difesi dall'avvocato Luca Fiore. L'ex responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, Paolo Richeda, oggi in pensione, ha riferito, interrogato dal Pm Claudia Oberto, che i due proprietari avevano richiesto, nell'aprile 2009, un'istanza per la costruzione di un piccolo deposito. "Era una zona sottoposta a vincolo paesaggistico – ha chiarito il testimone davanti al giudice Claudia Maria Colangelo -. Ragione che richiedeva un iter piuttosto lungo. I vicini di casa, nel corso dell'esecuzione, avevano segnalato difformità al sindaco". Dal sopralluogo, condotto qualche giorno dopo, era emersa una maggiore quantità di scavo, la ricostruzione di un muro di contenimento inerente il basamento, ed un ampliamento delle dimensioni di alcuni metri quadrati. I proprietari avevano quindi chiesto la sanatoria. Ma la segnalazione era stata inviata d'ufficio presso la Procura della Repubblica, così è cominciato il processo, rinviato al 7 maggio prossimo.
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