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09 Marzo 2018 - 16:05
Volontari del soccorso alpino (archivio)
Volontari del soccorso costretti ad andare a piedi.
Succede in Valle Orco non foss’altro che l’ambulanza, nonostante abbia appena 38 mila chilometri, essendo del 2003, non può più circolare. Troppo vecchia per poter circolare.
Lo dice una legge della Regione in cui si prevede per i mezzi di soccorso (e non ci sono deroghe) una vita massima di 15 anni dalla data di immatricolazione. Per questo i volontari, guidati dal presidente Graziano Bellanzon, hanno scritto una lettera aperta alla popolazione: c’è bisogno dell’aiuto di tutti per acquistare un’altra ambulanza.
Eccola.
«Spettabili Amministratori dei Comuni, Amministratori della città Metropolitana e della Regione Piemonte, alla popolazione dell’Alta valle Orco, alle Imprese del territorio, alle Fondazioni bancarie. Con la presente vi scriviamo per rendervi partecipi del problema che è sorto dall’inizio del mese di febbraio a causa di una legge Regionale in vigore - scrivono i volontari del soccorso di Ceresole Reale e Noasca - l’associazione svolge la sua attività di trasporto sanitario, soccorso sanitario ed assistenza sanitaria ad eventi e manifestazioni da 21 anni. Molte sono state le difficoltà economiche e organizzative in tutti questi anni, però grazie all’impegno dei Volontari, delle Amministrazioni Comunali e dei privati cittadini, siamo sempre riusciti a far fronte alle innumerevoli spese di gestione Associativa ed a espletare gran parte dei servizi richiesti.
Purtroppo dal 31 gennaio 2018 la nostra ambulanza fiat Ducato, donata nell’anno 2003 dalla Fondazione Crt di Torino, la quale continuiamo a ringraziare, non sarà più utilizzabile in quanto la Delibera Regionale del 11 giugno 2007, vieta alle Asl di competenza di rilasciare il Certificato di idoneità sanitaria per il trasporto di malati e feriti dopo il quindicesimo anno di età dalla prima immatricolazione. Inoltre non si potrà neanche più utilizzare per i servizi di assistenza o quant’altro, perciò è da rottamare, nonostante il mezzo abbia solo 38.412 chilometri. Trovandoci con un unico mezzo a disposizione (ambulanza immatricolata nel 2013 stazionante a Ceresole), saremo costretti a decidere se, non svolgere più i servizi di assistenza sanitaria alle manifestazioni ed eventi di ogni genere, oppure non coprire le emergenze per il 118 nei giorni di Assistenza ad altri eventi, andando in qualsiasi dei due casi a non poter più svolgere in pieno le attività dell’Associazione; inoltre non sarà più presente un mezzo di soccorso nel Comune di Noasca, il tutto a discapito della popolazione del nostro territorio».
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