Il muraglione che circonda le ville Gambarino e Coral-Ferrero
Ci sarebbe piaciuto scrivere di una presa di posizione forte da parte del Comune, sulle pericolanti ville di Gambarino e Ferrero. Ci sarebbe piaciuto scrivere che è già tutto risolto, che dopo la denuncia delle famiglie Zanchin-Martino la situazione si è finalmente smossa. Ci sarebbe piaciuto scrivere che si sta facendo qualcosa di concreto per evitare quel “rischio crollo” che il geologo comunale ha denunciato a Cordova, sul cucuzzolo di quella collina dove sorgono le ville costruite (e mai term inate) da Piero Gambarino e dai coniugi Caterina Ferrero (ex assessore della Regione Piemonte) e Claudio Coral. E invece niente. “Mi piacerebbe davvero poter dare una risposta immediata ai cittadini – ha commentato il sindaco di Castiglione Cha Bertinetti – ma qui ci sono di mezzo processi, devo prima consultarmi con i legali del Comune, la questione è molto delicata”. Di aspettare ancora, però, le opposizioni non ne hanno nessuna intenzione. Così il Movimento 5 Stelle avverte: nel prossimo consiglio comunale presenterà una “corposa interrogazione”. “Se il Comune ravvisa un periocolo grave per i cittadini, deve intervenire immediatamente – attacca la consigliera comunale Elisabetta Fumarola –. Non basta l'ordinanza urgente pubblicata a novembre: ora che Coral ha impugnato l'ordinanza facendo ricorso al Tar, il pericolo che la collina venga giù continua a esserci. Il Comune deve fare qualcosa subito, e poi addebitare le spese dell'intervento ai proprietari delle ville”. [caption id="attachment_35469" align="alignright" width="300"] Elisabetta Fumarola, consigliera del Movimento 5 Stelle[/caption] La questione, insomma, inizia ad infiammare anche il “parlamentino” di Castiglione. La discussione si prospetta accesa, nel prossimo consiglio comunale. Da una parte, il Movimento 5 Stelle che vuole “vederci chiaro sulla vicenda delle ville di Gambarino e Ferrero. Quell'oscenità costruita sulla collina fa più male di un pugno nello stomaco, mi chiedo come sia stato possibile arrivare fino a questo punto”. Dall'altra il Comune, che un po' è accusato e un po' è accusatore. Sono tre, le questioni principali su cui i 5 Stelle vogliono risposte: l'eventuale mancata sorveglianza del Comune sul cantiere (c'è da capire se le istituzioni si siano mosse solo quando Gambarino è stato arrestato, nel maggio 2011) e l'ordinanza di messa in sicurezza pubblicata dal Comune a novembre 2013. Quest'ultima, infatti, è la risposta dell'amministrazione comunale al “rischio crollo” rilevato dal geologo. Ma porterà effettivamente a qualche soluzione? Finora ha solo creato ulteriori problemi alla famiglia che risiede lì sotto, che ora non può nemmeno accedere all'ingresso principale della propria abitazione (con tanto di citofono e ingresso pedonale) e deve ricorrere al cancello del garage per entrare in casa. L'ultima questione da chiarire restano i costi dei procedimenti legali. “Chiederemo anche quanto il Comune ha speso, in tutto questo tempo, tra relazioni tecniche, perizie, consulenze legali – continua Fumarola –. Si tratta di soldi dei cittadini castiglionesi, ci piacerebbe sapere quanto questa vicenda è costata alla collettività”.
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