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CASTELLAMONTE. Don Davide Rossetto, nuovo Parroco a San Martino, Perosa e San Giovanni dei Boschi

CASTELLAMONTE. Don Davide Rossetto, nuovo Parroco a San Martino, Perosa e San Giovanni dei Boschi
Martedì mattina, nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni dei Boschi, è stato festeggiato l'ingresso di Don Davide Rossetto, nuovo Parroco della piccola frazione castellamonte, di San Martino e Perosa. Subentra a Don Davide Smiderle, trasferito a Chivasso. La Messa, per l'occasione, è stata celebrata dal Vescovo, Monsignor Edoardo Cerrato, con la partecipazione dei sacerdoti della Diocesi, a partire dalle Parrocchie presso cui Don Davide Rossetto ha mosso i primi passi: Pavone, San Giorgio, Ivrea Sacro Cuore, Rivarolo, ed in ultimo Strambino con Mercenasco e Carrone, dove è rimasto fino a pochi giorni fa, al fianco di Don Massimo Ricca e Don Angelo Macaluso. Numerosa la popolazione intervenuta per il saluto di benvenuto.   Don Davide, 33 anni, originario di Pavone, dov'è cresciuto, è stato da sempre nell'oratorio parrocchiale come animatore, seguendo l'esempio dei genitori, la mamma Emanuela, catechista, il papà Osvaldo, impegnato in parrocchia. Diplomato presso il liceo classico si è iscritto al corso di laurea in scienze e tecnologia delle arti e dello spettacolo alla facoltà d Lettere e Filosofia all'Università cattolica di Brescia, frequentata dal 2002 al 2004. Ottenuta la laurea di primo livello nel settembre 2005 si è iscritto alla specialistica al Dams di Torino. E' sul Cammino di Santiago che tra le riflessioni ha maturato la decisione di diventare sacerdote seguendo un percorso di studio durato sei anni.   "Nel settembre 2004 – ha ricordato Don Davide - è nata la vocazione, sul cammino di Santiago ma ne ho preso coscienza proprio qua, a San Giovanni dei Boschi dove, giovane studente universitario, avevo 24 anni. Una frase di Gesù mi è rimasta impressa: Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi. Quanti dubbi, quante domande, ringrazio il Signore per avermi illuminato, per avermi dato fiducia e l'allora parroco di San Giovanni. Ricordo la sera del 10 giugno 2005, mentre lavavo l'insalata per la cena, ecco il coraggio di dirlo a mamma e papà". Loro lo hanno sostenuto. "La strada della felicità – ha aggiunto il giovane sacerdote – era proprio quella ed eccomi qua a rinnovare quei sentimenti con entusiasmo".   Don Davide ha espresso soprattutto il desiderio di lavorare con i giovani, già punto di riferimento della Pastorale Giovanile Diocesana, a partire dal centro estivo, appena iniziato. "E' di questa giovinezza – ha sottolinea Cerrato nella sua predica – che c'è bisogno in questa società vecchia e sfiduciata perchè secolarizzata. Sarà in questa autentica via di fede, in questa giovinezza spirituale, che fioriranno le vocazioni". "Ringrazio sua Eccellenza – ha aggiunto Don Davide – con affetto filiale e gratutudine. Mi ha accompagnato come un padre".  
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