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27 Giugno 2018 - 10:04
E’ Daniele Gastaldi di Settimo Torinese il vincitore del Premio Costantino Nigra 2018 per quanto riguarda la categoria “Storia del Risorgimento”. Il concorso, che ha avuto il patrocinio di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Rotary e Lions, prevedeva per questa sezione tre premi da assegnare ad altrettante ricerche inedite su fatti o avvenimenti del Risorgimento italiano, limitatamente agli anni fra il 1861 ed il 1904 e direttamente collegati alla figura del Nigra nella sua qualità di Capo-Gabinetto di Cavour, Ministro Plenipotenziario a Parigi o Ambasciatore a San Pietroburgo, Londra, Vienna.
Il lavoro di Gastaldi “Nigra visto da Chabod” mette sotto osservazione il giudizio dello storico valdostano sulla politica del Nigra. “Gastaldi – recita la motivazione del premio – ha avuto il coraggio di mettere in evidenza alcune incongruenze del lavoro di Chabod, il cui giudizio parzialmente negativo ha contribuito a relegare di fatto il Nigra in una posizione di secondo piano”.
Il secondo premio è andato a Mattia Serra di Modena, che in “Cronaca di un Protettorato annunciato” ha studiato il ruolo del diplomatico nella Crisi Balcanica, rispetto alla quale svolse un ruolo fondamentale sia nel far capire al nostro governo quali fossero i termini della questione sia per la sua capacità di assumere decisioni.
Terzo premio a Giulia Napolitano di Napoli per “Costantino Nigra, un peregrino del Risorgimento”, che ha studiato il periodo di San Pietroburgo (1876-82), dimostrando che non si trattò di in semplice intermezzo ma fu l’occasione per stabilire nuovi e proficui rapporti; quello londinese (1882-85), nel quale il Nigra ebbe un ruolo rilevante Negli Affari Egiziani; quello viennese (1886 –1904) durante il quale si guadagnò il rispetto di tutte le legazioni europee. Interessanti le considerazioni della ricercatrice, che mettono però in luce le carenze della scuola italiana nello studio della storia: “E’ un personaggio che mi ha fatto molto piacere conoscere: a scuola non ne avevo avuto l’occasione, né alle Medie né al Liceo. Non era un vanitoso e rimaneva quasi sempre dietro Cavour ma era un tessitore speciale”.
Ai vincitori di questa sezione sono stati assegnati un diploma, un libro sulla storia del Risorgimento ed un assegno, rispettivamente di 1500, 1200 ed 800 euro.
La seconda sezione “Le radici canavesane del Nigra” riguardava uno studio su Costantino Nigra studente: la giovinezza trascorsa in Canavese oppure gli studi universitari alla Facoltà di Legge di Torino. Lo scopo di questa categoria di premi – si è detto – “è stato quello di dare un piccolo vantaggio ai giovani canavesani, che potevano godere di un più facile accesso alle fonti”.
Il 1° premio è andato a Lara Costantino di Salassa, già autrice “di una bellissima tesi in Architettura sulla villa di Castelnuovo Nigra”. La sua ricerca è stata dedicata a “Gli studi universitari del Nigra alla Facoltà di Legge”. Il 2° classificato, Andrea Verlucca Frisaglia di Castellamonte, in “Gli studi giovanili di Costantino Nigra”, ha analizzato il periodo pre-universitario “e ci è riuscito molto bene, spiegandoci com’erano strutturati allora gli studi e permettendoci di acquisire nuove conoscenze sul personaggio”. Il 3° premiato, Federico Brogliatti di Castellamonte, ha approfondito il tema “Costantino Nigra e la sua terra”.
Alla prima classificata è andato un premio di 400 euro, al secondo di 300, al terzo di 200.
Un Premio alla Memoria “per una personalità che si sia dedicata per molti anni allo studio del Nigra e del Risorgimento” è stato assegnato in ricordo di Rodolfo Giacoma Ghello: alla moglie, presente in sala, è stata consegnata una statua in ceramica.
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