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CASELLE. 70 mila euro per i tetti volati

CASELLE. 70 mila euro per i tetti volati

La città di Caselle, da tempo, è afflitta da due grandi problemi: l’impatto sonoro causato dagli aerei e il famoso “vortex-strike”, ovvero i mulinelli d’aria creati dagli aerei a bassa quota che portano al distaccamento delle tegole dai tetti.

Per questo motivo, lunedì sera è andato in scena un Consiglio comunale straordinario chiesto e ottenuto dalle forze di opposizione (Movimento 5 Stelle, Ricominciamo per Caselle, Lista Favero).

In questi anni, a seguito di questo fenomeno, si sono registrati decine di episodi, con tegole cadute a terra dai tetti di via Torino, via Cravero, piazza Garambois e via Circonvallazione. All’ordine del giorno “le iniziative che la società aeroportuale intende assumere per ridurre l’impatto del fenomeno vortex-strike ed in generale l’impatto sonoro”.

Oltre al sindaco Luca Baracco e ai consiglieri di maggioranza e opposizione, erano presenti i vertici di Sagat, la società che gestisce lo scalo internazionale “Sandro Pertini” di Caselle, tramite Dario Maffeo, Pietro Paolo Papale e Lorenzo Gusman.

Nessuno è contro Sagat o contro il Comune - spiegano le minoranze - qui c’è in gioco la salute e la sicurezza dei cittadini”.

E di sicurezza ha parlato anche il consigliere Andrea Fontana (Lista Favero): “Io ho rischiato di morire per colpa di una tegola. Bisogna prendere provvedimenti”.

Durante la serata, Baracco e i vertici di Sagat hanno spiegato il protocollo d’intesa firmato da Comune, Regione, Sagat e Leonardo che per ora mettono sul piatto 70mila euro di contributo per i primi interventi di ripristino dei tetti danneggiati dal “vortex-strike”.

A questo, grazie al consigliere pentastellato Roberto Giampietro, verrà affiancato un tavolo di lavoro bipartisan per elaborare dei progetti che possano risolvere una volta per tutte il problema tegole, “con i soldi che dovranno però essere decisi nel tavolo. Settantamila euro sono pochissimi”, spiegano Giampietro (M5S) e Alessandro Favero (Lista Favero).

Ma dobbiamo andare oltre - attacca Luigi Chiappero, l’avvocato che da poco siede in consiglio in minoranza - A Orio al Serio, già nel 1997 la società aeroportuale aveva predisposto un bando con le tipologie di intervento da 4,5 milioni di euro. Dobbiamo andare in questa direzione”.

Per Baraccorumore e tegole sono due temi differenti che non devono essere mescolati fra loro. Siamo ad un punto di partenza con il protocollo d’intesa sul vortex-strike, con il tempo potrà essere aumentato. Rumori? Spetta alla Regione normare l’imposta Iresa. A quel punto anche questa situazione verrà superata”.

Sagat, dal canto suo, precisa come “sul vortex-strike la cifra stanziata potrà essere modificata, non precludiamo nulla da questo punto di vista. I rumori? Orio al Serio è un discorso differente. Qui a Caselle non si sono mai superati i limiti di legge…”.

Sarà, ma i rumori ci sono. E lo sa anche Favero: “per questo ho chiesto di installare un nuovo fonometro al Prato Fiera”.

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