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29 Settembre 2017 - 11:11
La città di Caselle, da tempo, è afflitta da due grandi problemi: l’impatto sonoro causato dagli aerei e il famoso “vortex-strike”, ovvero i mulinelli d’aria creati dagli aerei a bassa quota che portano al distaccamento delle tegole dai tetti.
Per questo motivo, lunedì sera è andato in scena un Consiglio comunale straordinario chiesto e ottenuto dalle forze di opposizione (Movimento 5 Stelle, Ricominciamo per Caselle, Lista Favero).
In questi anni, a seguito di questo fenomeno, si sono registrati decine di episodi, con tegole cadute a terra dai tetti di via Torino, via Cravero, piazza Garambois e via Circonvallazione. All’ordine del giorno “le iniziative che la società aeroportuale intende assumere per ridurre l’impatto del fenomeno vortex-strike ed in generale l’impatto sonoro”.
Oltre al sindaco Luca Baracco e ai consiglieri di maggioranza e opposizione, erano presenti i vertici di Sagat, la società che gestisce lo scalo internazionale “Sandro Pertini” di Caselle, tramite Dario Maffeo, Pietro Paolo Papale e Lorenzo Gusman.
“Nessuno è contro Sagat o contro il Comune - spiegano le minoranze - qui c’è in gioco la salute e la sicurezza dei cittadini”.
E di sicurezza ha parlato anche il consigliere Andrea Fontana (Lista Favero): “Io ho rischiato di morire per colpa di una tegola. Bisogna prendere provvedimenti”.
Durante la serata, Baracco e i vertici di Sagat hanno spiegato il protocollo d’intesa firmato da Comune, Regione, Sagat e Leonardo che per ora mettono sul piatto 70mila euro di contributo per i primi interventi di ripristino dei tetti danneggiati dal “vortex-strike”.
A questo, grazie al consigliere pentastellato Roberto Giampietro, verrà affiancato un tavolo di lavoro bipartisan per elaborare dei progetti che possano risolvere una volta per tutte il problema tegole, “con i soldi che dovranno però essere decisi nel tavolo. Settantamila euro sono pochissimi”, spiegano Giampietro (M5S) e Alessandro Favero (Lista Favero).
“Ma dobbiamo andare oltre - attacca Luigi Chiappero, l’avvocato che da poco siede in consiglio in minoranza - A Orio al Serio, già nel 1997 la società aeroportuale aveva predisposto un bando con le tipologie di intervento da 4,5 milioni di euro. Dobbiamo andare in questa direzione”.
Per Baracco “rumore e tegole sono due temi differenti che non devono essere mescolati fra loro. Siamo ad un punto di partenza con il protocollo d’intesa sul vortex-strike, con il tempo potrà essere aumentato. Rumori? Spetta alla Regione normare l’imposta Iresa. A quel punto anche questa situazione verrà superata”.
Sagat, dal canto suo, precisa come “sul vortex-strike la cifra stanziata potrà essere modificata, non precludiamo nulla da questo punto di vista. I rumori? Orio al Serio è un discorso differente. Qui a Caselle non si sono mai superati i limiti di legge…”.
Sarà, ma i rumori ci sono. E lo sa anche Favero: “per questo ho chiesto di installare un nuovo fonometro al Prato Fiera”.
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