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CANDIA. Dossi "pericolosi" e rischi per i residenti in Cascine S. Margherita

CANDIA. Dossi "pericolosi" e rischi per i residenti in Cascine S. Margherita

Gentile staff de: “La voce”, seguo volentieri il vostro giornale, e dopo aver letto l'articolo "Candia ora i cittadini non vogliono piu i dossi alle cascine" mi sento direttamente coinvolto, non posso restare impassibile, ma precisare quanto segue.

Premesso che sarebbe stato più corretto scrivere che "alcuni cittadini non vogliono più i dossi alla Cascine", presumibilmente, le firme per rimuovere i dossi in questione, non appartengono ai residenti direttamente esposti ai rischi, ma ai medesimi che senza rispetto per l’incolumità altrui, sfrecciavano anche a 100km orari nei tratti stradali elencati, creando forti vibrazioni pericolose alle abitazioni adiacenti alla strada (in particolare la Via Vische), oltre a non curarsi del pericolo di investire, non solo i residenti in Cascine S. Margherita, ma gli sportivi, turisti e scolaresche che si recano al Parco Provinciale, che percorrono appunto la via a piedi o in bicicletta, oltre a terrorizzare gli anziani che fanno le loro salutari passeggiate, e le mamme che trasportano i bimbi in passeggino.

A quanto descritto si associano coloro che per infida forma di dissenso non rispettano comunque il limite di velocità, suonano il clacson dall’inizio al temine dei dossi, hanno abbattuto più volte la segnaletica, non fissano i carichi nei loro camioncini, trasportano inutilmente anche sassi per creare rumori molesti ai residenti nel superare le barriere. Senza contare chi sporca di proposito la strada con residui biologici degli animali.

Inoltre, non esistono auto, anche se sportive, che non siano a meno a 15 cm dal suolo se non illegalmente ribassate, che certamente rischiano di urtare le coppe dell’olio. Anche se non vi è un luogo di ritrovo come un giardinetto, i ragazzi non giocano in mezzo alla strada come asserito, perché i rispettivi genitori conoscono bene i rischi che corrono a causa dei personaggi sopra descritti, bensì si radunano nel sagrato della chiesetta. Basta sostare un paio d'ore per verificare la reale situazione descritta, incentivata purtroppo, dalla carenza di controlli da parte delle autorità competenti.

Per concludere, ringrazio il Sindaco "Albertino Salzone", (anche se non sono un suo elettore), che non ha minimamente preso in considerazione la richiesta insensata di rimuove i dossi, rimandando all'educazione e rispetto civile nei confronti altri e, che non ha stravinto le elezioni grazie alla promessa fatta ai cittadini di installare i dissuasori di velocità, ma per ciò che ha dimostrato nel tutelare i cittadini, abitazioni, ambiente, scuola e altro. Sperando che la presente, abbia il medesimo rilievo dell’articolo pubblicato, porgo distinti saluti, e buon lavoro nel vostro giornale.

Armando Pala

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