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CALCIO. Guerra Juve-Fiorentina. Tutto nasce 85 anni fa

CALCIO. Guerra Juve-Fiorentina. Tutto nasce 85 anni fa

La Juventus dei tempi d'oro

Col Torino e' derby sanguigno, con la Roma sono ripicche e 'centimetri', con l'Inter tracimano i veleni di calciopoli ma il risentimento storico, quello indelebile, appartiene solo ai rapporti intossicati con la Fiorentina. Ecco perche' per la Juve e' incandescente il trittico di sfide in Italia e in Europa in 11 giorni tra le care nemiche. In attesa della doppia sfida in Europa League, l'1-0 nell'anticipo di ieri delle 12.30 e' stato salutato sul profilo twitter del club bianconero a colpi di sfotto' ('buona la Fiorentina a pranzo'). Non ha strappato risate invece la recente inelegante scarica di insulti tra Della Valle e Elkann, che scaturiscono da Rcs, coinvolgono Tod's e Fiat, ma si riverbano sui due club che da 30 anni si guardano in cagnesco. Dallo scudetto 1982, che per i viola e' stato 'scippato', ai veleni della finale Uefa del 1990 e al passaggio di Baggio alla Juve, si dipana il fil rouge di un odio profondo che i fiorentini sentono come una seconda pelle e che gli juventini ricambiano. A Firenze il sentimento e' cosi' radicato che dopo la ferita Baggio gli juventini passati in viola (da Torricelli a Gentile, da Di Livio a Maresca, da Marchionni a Matri) vengono sottoposti a una cerimonia goliardica, la 'degobbizzazione' (termine che i bianconeri non ritengono offensivo perche' si riferisce all'effetto gobba sulla schiena delle maglie larghe rosa indossate fino al 1903), una sorta di 'purificazione'. Il peccato originale si perde nella notte dei tempi: il 7 ottobre 1928 la Fiorentina viene calpestata 11-0 dalla Juve che maramaldeggia contro una squadra di dilettanti. Secondo schiaffo il 22 febbraio 1953: 8-0 a una Fiorentina in nove per gli infortuni di Cervato e Venturi, e il risentimento raddoppia. Poi si rischia la tragedia nel 1957: Virgili segna il gol vittoria e la pressione dei tifosi fa crollare la ringhiera della Maratona: un centinaio di feriti, gara interrotta e poi conclusa. Testa a testa scudetto nel 1960: nonostante la vittoria a Torino i viola chiudono a -2 dalla Juve. Poi nella finale di Coppa Italia i bianconeri si impongono 3-2 ai supplementari: gol di Boniperti deviato dopo che i bianconeri erano rimasti in dieci per rosso a Sivori e avevano rimontato con una doppietta di Charles. La rivincita nel 1969: con la vittoria a Torino, spinta decisiva per il secondo scudetto viola. Poi c'e' la ferita indelebile del 1982: squadre appaiate all'ultimo turno. A Cagliari viene annullato un gol buono di Graziani, a Catanzaro viene dato un rigore dubbio che Brady trasforma. Zeffirelli da' del mafioso a Boniperti (gli costera' 40 milioni). Sale sulla ferita a maggio 1990, finale di Coppa Uefa: 3-1 per la Juve all'andata con arbitro sotto accusa ('Ladri'' urla lo stopper viola Pin ai microfoni della Rai), 0-0 al ritorno. Il giorno dopo Baggio viene ceduto alla Juve, sommosse in citta'. L'anno dopo Divin Codino a Firenze si procura un rigore ma non lo tira, De Agostini lo sbaglia, i viola vincono e Baggio esce dal campo con una sciarpa viola. Nel 1994 Juve da 0-2 a 3-2 (con doppietta di Vialli e perla di Del Piero) sulla strada dello scudetto. Poi nel 1997 Conte segna un gol e fa il verso a Batistuta. Quando torna nel 2012 fioccano ironiche parrucche sugli spalti, ma alla fine ride la Juve: 5-0. Poi altri dispetti e ripicche di mercato: il bulgaro Berbatov e' atteso a Firenze per firmare, ma viene lusingato dalla Juve, poi sceglie il Fulham. Della Valle parla di 'interferenza vergognosa e dilettantesca' e Jovetic non va a Torino. Sul campo la Fiorentina nell'ottobre scorso rimonta e batte 4-2 la Juve alla sua unica sconfitta italiana, con tripletta di Rossi. Ora, dopo il gioiello di Asamoah, Juve e Fiorentina ancora in campo in altre due repliche ravvicinate. Detestandosi cordialmente, come sempre.
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