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CALCIO. La missiva di Mossino ai Governatori di Piemonte e Valle d'Aosta in riferimento alle ripercussioni della riforma dello sport

CALCIO. La missiva di Mossino ai Governatori di Piemonte e Valle d'Aosta in riferimento alle ripercussioni della riforma dello sport
Il Presidente Christian Mossino ha condiviso con il Consiglio Direttivo nella giornata di ieri il testo di una missiva che è stata inviata ai Governatori delle Regioni Piemonte e Valle D’Aosta Alberto Cirio e Erik Lavevaz, con l’intento di sensibilizzarli verso le ripercussioni negative dei Decreti Delegati di riforma dello Sport che a breve verranno discussi dal Consiglio dei Ministri. La lettera è stata trasmessa per conoscenza anche al Presidente della F.I.G.C., Gabriele Gravina. L’azione è stata intrapresa affinché Governatori regionali possano intercedere, per quanto di loro competenza e possibilità, verso le istituzioni governative nazionali cercando di porre al centro del dibattito le conseguenze penalizzanti dei decreti che ricadrebbero su tutte le Società ed Associazioni Sportive. "In questo momento così drammatico per lo sport e per il calcio dilettantistico e giovanile mi permetto di richiamare la tua attenzione al recente varo legislativo dei decreti delegati di riforma dello sport che potrebbe trovare compimento nel corso della prossima riunione del Consiglio dei Ministri. Il sistema sportivo non solo delle nostre due Regioni ma anche quello nazionale non risponde favorevolmente al pieno riconoscimento di maggiori tutele a favore di atlete ed atleti, di allenatori e collaboratori sportivi, per il fatto che queste ricadono unicamente sulle nostre Associate, ma al contempo siamo ben consci degli enormi problemi che le società sportive stanno affrontando. Rileviamo, inoltre, come due tematiche quali l’abolizione del cosiddetto “vincolo sportivo” e la nuova disciplina relativa al “lavoro sportivo” comportino gravi ripercussioni ai danni delle Società ed Associazioni sportive che abbiamo il dovere di tutelare. La crisi pandemica in atto non si risolverà nel breve e nel medio termine e gli effetti economici si protrarranno sicuramente nel tempo, con conseguenti aggravi economici, organizzativi e strutturali a carico delle società sportive, con il rischio che molte di esse cessino la loro attività. Fin dal sorgere della crisi sanitaria ed economica, la FIGC, la Lega Dilettanti, il nostro Comitato Regionale e gli Enti territoriali regionali hanno sostenuto il movimento con interventi mirati nell'intento di alleviare gli effetti prodotti dalle necessarie normative di restrizione. Riteniamo però giusto che quanto fatto, e quanto ancora sarà necessario fare, non sia vanificato da alcuni istituti che, in questo frangente, costituirebbero un ulteriore gravoso onere da porre a carico dei Sodalizi sportivi. Caro Governatore, confidando nella tua sensibilità e sicuro che anche tu condividerai le nostre preoccupazioni, Ti chiediamo di valutare con grande attenzione l'effetto di tali disposizioni e nel limite del possibile intervenire presso le istituzioni governative nazionali affinchè possa essere rivisto l’assetto delle nuove disposizioni o quanto meno differirne l'entrata in vigore".
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