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CALCIO. Domenico Mallardo non è più il presidente del Venaria

Domenico Mallardo non è più il presidente dell'ASD Venaria. L'ufficialità è arrivata nella serata di martedì, al termine di una "conferenza stampa" via social. Una decisione sofferta, maturata a causa della lunga ed estenuante diatriba legata all’impianto sportivo Don Mosso.

Ecco le parole di Mallardo nel corso della conferenza stampa.

“In questi sei anni ho investito tempo, animo e tanto cuore e i risultati ci hanno dato ragione portando la prima squadra a giocare in Eccellenza. Siamo dei vincenti noi di Venaria: abbiamo una forza numerica di 350 atleti dei quali il 60% sono residenti a Venaria. 60 dirigenti, 25 allenatori tutti patentati e 10 addetti ai lavori. Abbiamo un Scuola calcio Elite e tutte le squadre del Settore Giovanile che disputano i campionati regionali. Le migliorie effettuate all’impianto “Don Mosso” sono state fatte dalla nostra gestione e di tasca nostra senza nessuno che ci dicesse nemmeno grazie.  Men che meno soldi a differenza di comuni limitrofi che sono sempre pronti a investire nelle società calcistiche. Non sono un presuntuoso, ma posso sicuramente dire che “ci siamo fatti da soli”. Quella del Venaria è una grande famiglia e una meravigliosa realtà. Sono stati svolti tanti lavori per modernizzare un impianto che è diventato un autentico fiore all’occhiello della città. A noi del Venaria ci sarebbe piaciuto ricevere un grazie, ma non è successo. A livello sociale siamo sempre stati vicini alla comunità senza chiedere nulla a nessuno. 

A metà luglio del 2016, quando ero ancora Amministratore Delegato del Venaria, abbiamo ricevuto dall’amministrazione comunale l’invito a partecipare al bando per l’assegnazione del campo A e B per 9 anni. Abbiamo subito denunciato che il bando era troppo oneroso e prevedeva anche la manutenzione straordinaria oltre che a quella ordinaria. Pur essendoci un contatore unico per l’elettricità il bando non comprendeva il campo C. Il bando è stato pubblicato l’8 agosto quando tutte le squadre erano già state allestite e iscritte ben un mese prima. A settembre lo abbiamo vinto, nello stesso mese in cui sono diventato presidente. A ottobre abbiamo appreso dal CONI che l’omologazione del campo era scaduta e che era in proroga già da due anni, come comunicato già nel 2014 al Comune di Venaria, proprietario dell’impianto. Le nostre segnalazioni sono però cadute nel vuoto. Eppure, per avere la concessione in deroga, abbiamo pagato ogni anno migliaia di euro. Abbiamo sbagliato a firmare quella concessione? Forse, ma altrimenti l’impianto sportivo sarebbe stato chiuso, come la società. Ci siamo assunti la nostra responsabilità. Nel febbraio del 2017 siamo diventati ufficialmente concessionari dell’impianto. Abbiamo denunciato al Comune la mancanza dell’omologazione dei campi Negli anni abbiamo mandato 15 PEC e 85 mail nelle quali, oltre a chiedere di rifare il campo sintetico, chiedevamo l’invio delle bollette per luce, acqua e gas. Non le abbiamo mai ricevute, nonostante il contatore unico, che comprende anche le luci dei parcheggi fuori dall’impianto, che ovviamente non dovrebbe essere a nostro carico. Abbiamo chiesto lo scorporo dei costi delle utenze dei campi A e B, il Comune ci ha dato ragione ma ci ha anche comunicato di non avere i fondi per installare un nuovo contatore. La nuova amministrazione, che si è insediata nel settembre 2020, ha subito inserito il nuovo contatore per gestire le luci del parcheggio e consegnato le famose bollette (prima inerenti agli anni 2017, 2018 e 2019, poi anche al 2020): abbiamo pagato tutto e subito in unica soluzione il 19 febbraio 2021. La società del Venaria non ha insoluti, anzi negli anni ha accantonato i soldi per provvedere al pagamento immediato: dovremmo ricevere le scuse da chi ci ha definito morosi” chiarisce Mallardo. Il Comune, nell’incontro del 20 gennaio, ha comunicato che non avrebbe speso un euro per il rifacimento del campo A, in quanto il bando in essere assegna anche le spese straordinarie a carico della società. Di conseguenza, il 22 gennaio, tramite PEC, abbiamo comunicato l’intenzione di rescindere contratto della concessione in essere perché non riteniamo corretto pagare le manutenzioni straordinarie. Sappiamo che la nostra richiesta è al vaglio dei legali comunali, qualora ci fosse l’ok potremmo rifare il bando, altrimenti andremo avanti con attuale contratto fino a 2026, oppure lasceremo il Don Mosso. Ho fatto fatica a non rispondere ad alcuni post sui social che sparlavano sia sulla situazione del Don Mosso che su quella della nostra società calcistica.

Dopo 6 anni di lavoro svolto con passione e amore, ho deciso di lasciare la presidenza dell’ASD Venaria Reale. Lascio con la morte nel cuore, ma sono contento di lasciare una società florida, rigogliosa, fiera, economicamente attiva, pulita, ordinata, sicura, che anche ha ricevuto un encomio dall’Agenzia delle Entrate. La parte che mi dà maggiore orgoglio è la soddisfazione sportiva per i risultati ottenuti e la consapevolezza di aver formato ometti che porterò nel mio cuore, perché i bambini sono linfa di vita".

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