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CALCIO. Abolizione del vincolo sportivo: via alla battaglia

CALCIO. Abolizione del vincolo sportivo: via alla battaglia

Si è tenuta, presso le Commissioni Cultura e Lavoro della Camera dei Deputati, l’audizione della Lega Nazionale Dilettanti dedicata ai Decreti Legislativi di riforma dello Sport. La LND, rappresentata dal Segretario Generale Massimo Ciaccolini e dal Responsabile dell’Ufficio Giuridico Lucio Giacomardo, hanno in primo luogo ribadito la contrarietà del mondo del calcio dilettantistico in ordine all’abolizione del vincolo sportivo, nei termini previsti dal provvedimento in discussione, nonché al regime riservato anche alle Società dilettantistiche e giovanili per quanto attiene la disciplina dei contratti di lavoro sportivo. In sede di audizione è stato evidenziato che l’abolizione del vincolo, così come ipotizzata, rappresenta una grave minaccia per l’attività delle stesse Società ed Associazioni sportive, che non potrebbero così programmare la partecipazione ai campionati nonché procedere adeguatamente con la valorizzazione dei giovani.

Per quanto riguarda gli ipotizzati contratti di lavoro sportivo, è stato sottolineato come la stragrande maggioranza dei club della Lega Nazionale Dilettanti si regga sul volontariato e che, pertanto, il sistema individuato non sarebbe affatto sostenibile, comportando una maggiorazione dei costi e l’aumento degli adempimenti richiesti. Inoltre, secondo il contenuto del provvedimento legislativo, risulterebbe applicabile anche al mondo dilettantistico una disciplina che attualmente caratterizza il professionismo, laddove il vincolo di tesseramento finisce per coincidere con la durata del contratto economico. “Per la prima volta siamo stati ascoltati su questi temi che sono di importanza vitale per l’esistenza del nostro movimento - ha commentato il Presidente della  LND Cosimo Sibilia - ringrazio i componenti delle Commissioni parlamentari per la disponibilità dimostrata e per l’apertura al confronto. Si tratta di un altro passo che certifica l’impegno della Lega Dilettanti in un percorso politico-istituzionale intrapreso per tutelare le Società dilettantistiche e giovanili che rappresentano le fondamenta del sistema sportivo italiano”. La questione vincolo sportivo è uno dei temi su cui si soffermerà il confermato Presidente del Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta Christian Mossino. “Il provvedimento penalizza fortemente il sistema calcistico, che a causa di questa pandemia riversa già in gravi sofferenze, pertanto supporteremo, per quanto di nostra competenza, tutte le azioni che la Federazione e la Lega vorranno intraprendere affinché non trovi effettiva attuazione”.

In questi ultimi bollenti giorni la LND sta vagliando tutte le opzioni del caso per la ripresa dello svolgimento degli allenamenti in “zona arancione”. In un comunicato ufficiale emerge che dovranno essere garantite le disposizioni riguardanti il distanziamento interpersonale e i previsti protocolli sanitari; inoltre dovranno essere svolti in “forma individuale” secondo il protocollo federale vigente. Resta infine inteso il rispetto degli orari del cosiddetto “coprifuoco”, mentre per quanto attiene allo spostamento di atleti tra Comuni si ritiene utile riportare - qui di seguito - la FAQ del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Un atleta tesserato per una Società Sportiva, che svolge la propria attività di allenamento in un comune differente da quello in cui risiede, ha la possibilità di spostarsi per raggiungere il comune in cui vengono svolti gli allenamenti? Per quanto riguarda le regioni a elevata gravità (zona arancione) è possibile spostarsi tra comuni come disposto dall’art. 2 comma 4 lett. b), ovvero “per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

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