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CALCIO. “Sport di tutti” al San Gallo

Dalle parole ai fatti. Sin dalla sua fondazione, nel giugno del 2015, il San Gallo ha sempre posto in cima ai punti del suo statuto l’inclusione sociale. Il calcio inteso come veicolo di accoglienza nei confronti di tutti i ragazzi, indipendentemente dalle loro qualità con il pallone tra i piedi. Un fine nobile che ha portato il sodalizio del presidente Fabio Cristiano a diventare, in poco più di quattro anni, una delle realtà più apprezzate del panorama calcistico piemontese e non solo. Non tanto per i risultati sul campo, quanto per l’impegno della dirigenza nella promozione e nell’organizzazione di eventi e tornei a sfondo sociale. Un anno fa, inoltre, il San Gallo è assurto agli onori delle cronache per aver tesserato e fatto esordire con una sua squadra (gli Allievi Fascia B, ndr), l’allora sedicenne Samuele Marongiu, affetto da autismo con il sogno di giocare insieme a ragazzi normodotati. Una storia di inclusione come poche altre in Italia.

E proprio in queste settimane il sodalizio di via Rosa Luxemburg è tornato a farsi promotore di un’altra bella iniziativa promossa dal Ministero per le Politiche Giovanili e lo Sport e convenzionata con il CONI, denominata ‘Sport di tutti’, che mira ad abbattere le barriere economiche e declina concretamente il principio del diritto allo sport per tutti. Si tratta di un percorso sociale, sportivo ed educativo che offre attività sportiva pomeridiana gratuita ai ragazzi dai 5 ai 18 anni, attraverso una rete capillare di associazioni e società sportive dilettantistiche che operano sul territorio. Una di queste è proprio il San Gallo che ha sposato senza esitazioni il progetto. “Non appena è uscito il bando abbiamo pensato di partecipare - commenta il presidente del San Gallo -, anche perché eravamo in possesso di tutti i requisiti necessari. Al momento siamo una delle 12 società in Italia ad avere aderito e non può che essere un motivo d’orgoglio.” Due ore alla settimana per 20 settimane, fino a metà giugno, circa una quarantina di ragazzi avrà la possibilità di allenarsi sui campi del San Gallo sotto la supervisione di istruttori qualificati e psicologi selezionati appositamente per l’occasione. “Abbiamo cominciato la scorsa settimana ed è andata molto bene – prosegue Cristiano -. Non c’erano solo ragazzi di Settimo, ma anche provenienti dai comuni limitrofi, compreso Torino”. Tra di loro anche quattro ragazze, a dimostrazione dell’espansione del calcio femminile nel nostro Paese. “Diamo la possibilità alle famiglie che non possono permetterselo di far praticare attività sportiva ai propri figli. Per noi è fondamentale – tiene a precisare il numero uno del San Gallo -. Chi ha imparato a conoscerci sa che non facciamo solo calcio”.

Il San Gallo sarà inoltre una delle associazioni sportive coinvolte dal ‘Settimo Sport Fest’ e aprirà le porte a tutti il 23 e 24 maggio con due tornei riservati ai Primi Calci 2011 e 2012 con la presenza di società professioniste. Tanti i progetti in cantiere per il sodalizio biancoverde, a cominciare da una scuola di calcio individuale rivolta a chiunque voglia affinare la propria tecnica attraverso allenamenti specifici.

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