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18 Gennaio 2017 - 17:55
La clamorosa notizia riportata la scorsa settimana non era affatto infondata. Gaudio Pucci lascia la Pro Settimo Eureka e, con ogni probabilità, anche il calcio giocato. L’addio ai colori blucerchiati è stato doloroso, ma è avvenuto senza alcuna polemica: “È arrivato per me il momento di lasciare la maglia blucerchiata e lo faccio con malinconia - il congedo di Gaudio Pucci -, come è naturale che sia, ma soprattutto con tanta gratitudine. Ho dato tutto e in cambio ho ricevuto tantissimo, sportivamente ed umanamente. Per questo desidero ringraziare la famiglia Pollastrini per la fiducia e l’affetto dimostrati in questi anni. Grazie a tutti i compagni che hanno lottato insieme a me. Grazie ai tifosi, agli amici che mi hanno sempre sostenuto. Sono state dette e scritte tante cose, ma la verità è una sola: la Pro Settimo Eureka sarà sempre la mia casa. Qualcosa non è andato per il meglio, con il mister non c’è mai stato un grande feeling, mi aspettavo solo un po’ più di considerazione”. Malgrado le tante richieste piovutegli da più parti e gli innumerevoli messaggi di stima e affetto ricevuti nell’ultima settimana, il portiere trentaquattrenne starebbe pensando di appendere guanti e scarpini al chiodo, pronto ad intraprendere la carriera di allenatore: “Il 23 inizierò il corso per prendere il patentino - rivela Gaudio Pucci -. Rimarrò sempre nel calcio, amo troppo questo sport. Non avrei mai voluto lasciare così, mi sarebbe piaciuto finire la stagione festeggiando la salvezza con i compagni”.
Parole che non hanno lasciato indifferente l’ambiente blucerchiato. E proprio la Pro Settimo Eureka, attraverso la pagina facebook, ha speso frasi d’amore per la sua ultima bandiera: “È difficile trovare le parole che possano renderti giustizia. In questi dieci anni sei stato per noi tutto: un grande giocatore, un uomo leale, un capitano coraggioso. Ci hai portati in alto, non solo tenendo al sicuro la nostra porta, ma anche e soprattutto onorando i nostri colori con l’umiltà e la dedizione che hanno sempre caratterizzato la tua persona e la tua carriera. Sei stato un esempio per i nostri bambini, per i nostri giovani, che guardano a te come modello da raggiungere. Sì, Capitano, questa sarà sempre la tua casa e noi saremo sempre la tua famiglia”.
Chiamato in causa, anche mister Nobili dice la sua a riguardo: “Sono il primo ad essere sorpreso di questo suo passo indietro. Se non avessi mai considerato Gaudio Pucci una risorsa di questa squadra non mi sarei opposto al suo svincolo come invece ho fatto. Sicuramente perdiamo tanto a livello umano e tecnico, mi dispiace che dica che abbia avuto poco feeling con me, di certo io non sono dello stesso avviso. La società ha fatto di tutto per tenerlo”. Tuttavia il divorzio si è consumato ugualmente e - forse - sarebbe bastato gestire meglio la situazione da tutte le parti coinvolte.
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