AGGIORNAMENTI
Cerca
15 Maggio 2017 - 16:31
Andrea Agnelli
Nessuna pressione di tipo mafioso né su di lui né su nessuno dei 700 dipendenti della Juventus, quattro o cinque incontri con Rocco Dominello e altri capi ultrà per normali questioni di tifoseria. E' stato questo, secondo quanto è trapelato, il contenuto della testimonianza di Andrea Agnelli al processo di 'ndrangheta Alto Piemonte.
Dominello è l'imputato che, per l'accusa, tentò di infiltrarsi nel business del bagarinaggio per conto delle cosche. Agnelli avrebbe detto di non saperne nulla, descrivendo Dominello - sempre secondo quanto si apprende - un rappresentante della tifoseria molto garbato.
Agnelli avrebbe aggiunto di avere incontrato Rocco Dominello due volte insieme ad altre persone (l'ultras Fabio Germani, imputato in Alto Piemonte, e il security manager della società bianconera Alessandro D'Angelo) in occasione delle festività di fine anno, ricevendo in dono un cesto natalizio.
Nel corso dell'audizione le parti hanno anche parlato degli "ottimi rapporti" fra Dominello e l'allora allenatore Antonio Conte, per il quale il sostegno della tifoseria era particolarmente importante.
"Abbiamo chiarito tutto". Questo il commento di Ivano Chiesa e Domenico Putrino, avvocati di Rocco Dominello, dopo la testimonianza di Andrea Agnelli al processo di 'ndrangheta Alto Piemonte.
"Rocco è un incensurato che non ha nulla a che fare con la criminalità organizzata - hanno detto -. Ci sono pentiti che escludono che sia un mafioso. Il papà di Rocco, Saverio, ha scontato una condanna inflitta nel 1982 e, anche se adesso è imputato, fino a prova contraria è un cittadino come tutti gli altri: Rocco è sotto accusa solo per il suo vincolo di parentela, e questo è inaccettabile".
I legali hanno sottolineato che "Agnelli ha detto che non ci sono mai state pressioni mafiose su nessuna delle 700 persone dello staff della Juventus", e che "dalla questura, nonostante i continui contatti, non sono mai arrivate informazioni sulla presunta appartenenza di Dominello alla 'ndrangheta".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.