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CALCIO. Ultrà Juve e 007, moglie 'riaprite indagini'

La magistratura riapra le indagini sulla morte di Raffaello Bucci, capo ultrà della Juventus morto lo scorso luglio dopo essere precipitato da un viadotto dell'autostrada Torino-Savona. Lo chiede Gabriella Bernardis, l'ex compagna dell'uomo, informatore dei servizi segreti, suicida il giorno dopo essere stato ascoltato come teste nell'inchiesta di 'ndrangheta Alto Piemonte. "Ci sono troppe incongruenze", sostiene il suo avvocato, Paolo Verra, che in settimana depositerà l'istanza alla Procura di Cuneo. 

"Ci sono troppe incongruenze in questa vicenda - insiste l'avvocato Verra -. A iniziare dalle lesioni all'occhio e alla mandibola sul corpo di Bucci, incompatibili con la caduta in cui ha perso la vita. Lesioni che fanno pensare a un pestaggio, che però non sappiamo collocare.

"Raffaele non si è suicidato. Semmai è stato indotto al suicidio - dice l'ex compagna -. Non era il tipo di buttarsi giù dal ponte. Qualcuno l'ha spinto a farlo. Io, lo scorso luglio, ero in vacanza e l'ho sentito la sera prima della sua morte. Mi ha chiesto scusa, ma non mi ha spiegato nulla. Non voleva parlarne per telefono. Era stanco, agitato".

La donna sa poco della vita dell'uomo, che da un anno collaborava con la Juventus. "Non mi raccontava della curva, probabilmente per proteggermi. Anche quando nel 2014, dopo essere stato picchiato, era stato costretto ad allontanarsi da Torino per un anno, mi aveva solo detto che c'erano delle invidie".

C'è un giallo legato a un borsello nella morte di Raffaele Bucci, l'ultras juventino che, il 7 luglio 2016, ha perso la vita dopo essere precipitato da un viadotto dell'autostrada Torino-Savona a Fossano, nel Cuneese.

Lo denuncia l'avvocato Paolo Verra, legale dell'ex compagna del tifoso Gabriella Bernardis. "Non se ne separava mai. Ma quando è morto gli investigatori non l'hanno ritrovato nella sua auto. A Gabriella, però, è stato consegnato da Alessandro D'Angelo, security manager della Juventus che ha detto di averlo trovato nella macchina. Un'incongruenza che bisognerebbe spiegare".

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