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03 Ottobre 2016 - 10:44
Marotta
Gigi Buffon è "il più grande portiere della storia mondiale del calcio e sostituirlo sarà molto difficile". Così l'amministratore delegato e direttore generale della Juventus Beppe Marotta ha risposto a una domanda sul futuro del numero uno bianconero. Intervenuto ai microfoni di 'Radio anch'io sport', Marotta ha detto "la Juve non avrà solo il problema di sostituire un portiere, ma il migliore della storia mondiale, coi suoi valori e la sua personalità. Noi stiamo guardando ai suoi possibili eredi".
L'avvicendamento fra i pali della squadra juventina tuttavia non è argomento da affrontare a brevissimo. Marotta ha infatti aggiunto che "la volontà di Gigi è di proseguire ancora e lo sta dimostrando anche in questa stagione", e l'età evidentemente non è un problema "lo vediamo con Totti, che gioca ancora. Per un portiere -ha concluso Marotta- è ancora più facile. Ma posso confermare che stiamo guardando a quali potranno essere gli eredi di Buffon".
La Juventus è forte sul campo e anche nei bilanci e non intende prendere sotto gamba nessuna delle competizioni cui partecipa, anzi punta a vincerle tutte: così in sintesi il dg juventino Beppe Marotta ai microfoni di 'Radio anch'io sport', aggiungendo che "il bilancio nell'ultimo anno ha segnato ricavi passati da 153 a 341 milioni. Questo ha aumentato la nostra possibilità di fuoco e investimenti sul mercato, incrementando il livello qualitativo del gruppo. la Juventus cerca il massimo da ogni competizione cui prende parte". Per ora sta andando "secondo pronostico. E' nella storia della Juventus partecipare da protagonista, il palmares è ricco di successi e scudetti, anche in questa stagione partiamo per vincere".
La tecnologia 'var' in sperimentazione su alcuni campi dall'inizio di questa stagione, una sorta di moviola a bordo campo, "deve essere molto moderata, anche per non essere invasiva sulla dinamica veloce del calcio, che non si può interrompere spesso". Questo il parere del dg della Juventus Beppe Marotta, intervenuto ai microfoni di 'Radio anch'io sport'. "La nuova tecnologia ben venga se è utilizzata per determinati obbiettivi che sono quelli del gol non gol, o di dare riscontri al fuorigioco, ma non si deve togliere la soggettività dell'arbitro". Ad avviso di Marotta la 'var' va impiegata "per due o tre episodi nell'arco dei 90 minuti".
Morata resterà al Real Madrid, Betancourt quasi certamente arriverà, Brozovic "l'Inter se lo può tenere stretto". L'ad e direttore generale della Juventus Beppe Marotta risponde così a chi gli chiede dei prossimi movimenti di mercato del club bianconero. "Noi ci guardiamo sempre attorno -ha detto Marotta a 'Radio anch'io sport'- abbiamo una rete di scouting sempre operativa. Ma posso dire che il ritorno di Morata da noi è solo una suggestione. Il Real è una grande squadra, lui un grande giocatore, resterà lì.
Betancourt è un giovane interessante, lo abbiamo bloccato con una prelazione che ci deve portare nel giro di qualche mese a una decisione, ma siamo intenzionati a prenderlo". Quanto al nerazzurro Brozovic "è un giocatore dell'Inter, se lo possono tenere ben stretto".
In casa bianconera invece buone notizie per Marchisio ormai sulla via del rientro, "ci sarà prima un passaggio nella Primavera -ha spiegato Marotta- e poi il ritorno in prima squadra".
"Witsel è ancora un obbiettivo della Juventus, ha aggiunto Marotta- noi monitoriamo continuamente le situazioni dei giocatori delle altre squadre. Lui è in una posizione di facilità per noi. Il suo contratto arriva al termine di questa stagione e lui ha un profilo adatto per la nostra squadra, quindi cercheremo a gennaio di arrivare a una conclusione".
Il dg juventino ha poi detto che Pjaca sta "crescendo tantissimo, sta assimilando bene i concetti tattici e gli schemi in allenamento. Sta facendo bene non solo negli sprazzi di partita in cui gioca, ma quel che più conta è quello che Allegri riesce a riservargli in settimana per la sua crescita".
Per Marotta la presenza di troppi grandi giocatori in squadra non è un problema: "Mandzukic gioca poco dopo la bella stagione passata? l'allenatore ha una grande capacità di gestire in modo moderno un gruppo come il nostro. I giocatori devono essere consapevoli che la stagione è lunga e impegnativa, nella Juventus ci sono 24 giocatori selezionabili dalle rispettive nazionali, c'è dunque una grande compressione degli impegni. Lo spazio arriverà, bisogna avere la pazienza di non considerarsi esclusi quando il tecnico decide di mandare in campo un altro giocatore".
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