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CALCIO. Inter-Juventus, scintille anche di mercato

CALCIO. Inter-Juventus, scintille anche di mercato

Lichtsteiner

Ora è muro contro muro sul mercato tra Inter e Juventus. Dopo il 'no' dei nerazzurri alla cessione di Brozovic, questa volta sarebbero i bianconeri a porre il veto sul trasferimento di Lichtsteiner. L'Inter, a meno di colpi di scena dell'ultimo minuto, dovrà virare su altri obiettivi per trovare il terzino che sostituirà Erkin, a un passo dal Besiktas.

Operazioni bloccate sul nascere, un po' per non rafforzare dirette avversarie in campionato, un po' perché la rivalità tra i due club non può che condizionare anche il mercato. Lontani effetti, forse, di una trattativa che fece molto discutere: lo scambio - mai realizzato - Vucinic-Guarin nel gennaio 2014.

All'epoca la Curva nerazzurra si mobilitò sotto la sede del club con fumogeni e cori, bloccando di fatto il trasferimento. Da quel momento solo Hernanes lasciò Milano per Torino, ma fu un addio indolore e un'operazione che fece comodo a entrambe le società.

In realtà l'asse Inter-Juventus sul mercato è sempre stato 'trafficato'. Giuliano Sarti, portiere della grande Inter, chiuse la carriera in bianconero alla fine degli anni '60 e Alessandro Altobelli svestì la maglia nerazzurra per indossare quella della Signora nell'88, come fecero di recente anche Lucio e Cristiano Zanetti. Percorso inverso per Luigi De Agostini, Totò Schillaci e Angelo Peruzzi. Tre gli scambi che fecero clamore. L'Inter cedette Boninsegna per Anastasi: operazione che fece sorridere la Juventus come nel caso di Tardelli-Serena nell'85. L'addio di Cannavaro portò Carini a Milano: scelta provvidenziale per il difensore napoletano che in bianconero raggiunse l'apice della carriera.

Ovviamente anche l'Inter fece i propri affari, pescando dalla rosa della Juventus. Lo scandalo di Calciopoli permise a Moratti di acquistare Ibrahimovic e Vieira, uomini fondamentali per i tre scudetti consecutivi nerazzurri, dal 2006 al 2009. Cambi di bandiera anche in panchina. Lippi, dopo la prima esperienza alla Juventus, provò a rilanciarsi, senza successo, all'Inter. E, pur di riprendersi Trapattoni, nel '91, i bianconeri prestarono Dino Baggio alla Beneamata a titolo gratuito per una stagione agonistica.

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