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22 Agosto 2016 - 11:47
Juve e Roma sono gia' in fuga al termine di una prima giornata ricca di gol, prodezze e fasi difensive ancora da registrare. Le due avversarie piu' accreditate per il titolo infatti segnano il passo: il Napoli rimonta due gol ad uno scoppiettante Pescara grazie all'ingresso di Mertens ma non riesce a chiudere il conto, anche se lamenta un rigore prima dato a poi negato dall'arbitro. L'Inter invece va incontro ad un amaro e meritato ko in casa di un Chievo in salute che si giova di due prodezze di Birsa ma per De Boer e' un inizio ad handicap. Sorridono felici Milan e Lazio che regolano Torino in casa e Atalanta in trasferta con punteggi roboanti e recuperi sfiorati.
I rossoneri festeggiano la tripletta di Bacca, che voleva andare via, ma Belotti si mangia il rigore del 3-3. In trasferta vincono anche Sassuolo e Sampdoria con un rigore di Berardi e una prodezza di Muriel. Il Bologna fa fuori meritamente il Crotone con un gol alla fine di Mattia Destro mentre il Genoa prima va sotto col Cagliari poi rimonta chiudendo sul 3-1.
All'inferno e ritorno per il Napoli di Sarri che ha forse ancora negli occhi il gol di Higuain nell'esordio con la Juve.
Il Pescara domina il primo tempo con azioni ficcanti, fluidita' di manovra che annichilisce i partenopei. Passano gli abruzzesi con Benali e raddoppiano con Caprari e gli ospiti sembrano ancora in vacanza. Gabbiadini non prende palla e sembra l'inizio dell'anno scorso. Nella ripresa entrano Milik e soprattutto Mertens che con una doppietta rimette in carreggiata il Napoli che poi reclama un rigore per fallo su Zielinski ma il risultato rimane sul 2-2.
Va molto peggio all'Inter di De Boer che va incontro a un ko netto contro il solito Chievo di Maran, tosto e intraprendente.
I nerazzurri non trovano sbocchi, Banega sembra un fantasma, perisic entra solo nella ripresa. I veneti alla distanza dominano il campo e passano con una doppietta d'autore di Birsa.
Ma la squadra nerazzurra appare frastornata e poco logica.
Fuochi pirotecnici a San Siro per l'esordio di Montella e il ritorno di Mihajlovic: rossoneri sulla spalle di Bacca che spacca la partita con una tripletta, ma il vecchio cuore del Toro non demorde. Belotti va a segno, poi nel recupero si fa parare il rigore del pari da Donnarumma.
Troppa Lazio all'inizio per un'Atalanta da lavori in corso per Gasperini. Cominciano bene i bergamaschi con traversa di Paloschi poi sale in cattedra Immobile che porta in vantaggio Inzaghi, raddoppio di testa di Hoedt e in contropiede sembra chiudere i conti il baby Lombardi, sostituto del discusso Keita.
Nella ripresa l'ivoriano Kessie approfitta di due errori di Marchetti per riportarsi sotto. Cataldi riporta in alto la Lazio ma Petagna sigla il 3-4 e fino alla fine la Lazio teme la beffa.
L'Euro-Sassuolo gioca a memoria e ha una preparazione gia' rodata, il Palermo si e' salvato a stento e non si e' rinforzata. La Di Francesco-band domina il campo e passa su rigore del suo uomo-simbolo. In Empoli-Sampdoria Il maestro supera l'allievo. Giampaolo da' una lezione di gioco a Martuscello e i doriani vincono con Muriel che segna con una bomba che non da' scampo a Pelagotti. Comincia male la gara del Genoa di Juric. In contropiede il Cagliari fa male: Sau arpiona bene un pallone difficile e crossa per Borriello che fa secco Lamanna. Poi Giannelli colpisce un palo e in 3' il Genoa ribalta la gara con due azioni pregevoli di Ntcham e Laxalt, poi Rigoni chiude i conti. La cura Juric cominci a dare i suoi frutti.
Emozioni tra Bologna e Crotone: gli emiliani colpiscono un palo con Mesina, poi si vedono annullare due gol. Sul primo Destro e' da sanzionare, sul secondo Krejci sembra in posizione regolare ma il Crotone non porta a casa il primo punto in serie A perche' alla fine Destro, in campo dopo cinque mesi per infortunio, confeziona il meritato gol della vittoria.
Carlos Bacca si porta a casa il pallone, cimelio di una tripletta dedicata al figlio. Il nome Gianluigi Donnarumma, dopo la parata sul rigore al 96', viene scandito dallo speaker come quello di un goleador. E Vincenzo Montella conclude stremato, ma contento, la prima partita alla guida del Milan, pensando che, "per allenare bisogna essere giovani", e ricevendo poco dopo al telefono i complimenti del presidente Silvio Berlusconi.
"Il calcio a volte dà e a volte toglie, Donnarumma ha reso giustizia a quanto visto in campo. Abbiamo giocato 70' ad altissimo livello. C'è da lavorare sulla tenuta mentale, ma questa vittoria aiuta a lavorare meglio", il commento di Montella dopo il 3-2 contro il Torino del suo predecessore, Sinisa Mihajlovic, applaudito dal pubblico rossonero. "Fastidio? Di Sinisa mi dà fastidio solo il profumo, lo sento dappertutto qua, lo sentivo anche a Firenze e a Genova", ha scherzato l'allenatore rossonero, con toni ben più distesi di quelli usati da alcuni giocatori nel post-partita, con l'arbitro Damato per il rigore. Momenti caldi in cui ha rischiato grosso Niang. "Già abbiamo perso Paletta, la sua maglia e abbiamo subito il rigore - ha sorriso Montella - L'espulsione di Niang sarebbe stata una quadrupla sanzione...".
Il francese ha partecipato a due dei tre gol, ma è Bacca l'uomo copertina. "Ho finalizzato le giocate, ma è il successo di tutti - ha sottolineato i1 colombiano, che in estate ha rifiutato il trasferimento al West Ham -. Il lavoro di Montella sta cominciando a vedersi. Tra poco arriveremo al 100% e concretizzeremo di più". Alla fine sorride anche Adriano Galliani che, dopo il 3-1, ha sofferto nello spogliatoio. "Mi sembra che quest'anno ci sia un'idea di gioco. Ho parlato con Berlusconi, che si è complimentato anche con il tecnico", ha detto l'ad rossonero, che nei prossimi giorni andrà a caccia di un centrocampista 'vice-Montolivo' dopo avere incassato i 'no' di Roma e Real Madrid per Paredes e Kovacic.
Anche il Torino studia le ultime mosse di mercato, legate soprattutto alla possibile partenza di Maksimovic. Intanto, Mihajlovic vede il lato positivo del ko. "Abbiamo giocato a viso aperto e dominato a tratti. Abbiamo sbagliato troppo, ma ho visto il cuore Toro, una squadra che non si dà per vinta. Il rigore? Sapevo che Belotti avrebbe sbagliato. Gli ho detto di non preoccuparsi ma - ha scherzato - il prossimo non lo tira lui".
La 'second life' del Milan targato Cina inizia nel segno della vittoria (3-2) anche se - nella prima partita di campionato contro il Torino di Mihajlovic - i rossoneri rischiano la beffa proprio negli ultimi drammatici secondi. Ci pensa il destino a rimettere ordine: Donnarumma para il rigore del possibile 3-3 calciato da Belotti nei minuti di recupero, quattro oltre il novantesimo in un finale thriller.
Lacrime per il giocatore del Toro consolato dai suoi compagni in un pomeriggio assolato di fine estate. Carlos Bacca segna la sua prima tripletta, si conferma uomo partita, trascinatore, goleador di razza. Montella e' bravo, rianima una squadra che attraversa una complessa fase di transizione, un gruppo che deve metabolizzare un traumatico passaggio di proprieta' e ritrovare se stesso. Galliani e' sempre nell'occhio del ciclone, ancora una volta contestato da San Siro che invece applaude il grande ex Mihajlovic.
Sotto gli occhi del nuovo commissario tecnico della Nazionale Giampiero Ventura (fino a pochi mesi fa sulla panchina granata), Montella schiera una retroguardia tutta azzurra che alterna alti e bassi. Bene gli esterni Abate e Antonelli, faticano i centrali: Romagnoli rovina la sua prova facendosi anticipare da Belotti sulla rete del momentaneo pareggio; Paletta invece commette un fallo ingenuo nel finale, regala il rigore al Toro e viene espulso. Ad emergere a quel punto è Donnarumma che blinda i tre punti respingendo il tiro dagli undici metri con un coraggio da 17enne dal cuore di ghiaccio. Il Milan controlla la prima frazione del gioco: il Torino è coperto ma soffre in mezzo al campo. Belotti è troppo isolato davanti e dopo nemmeno mezzora perde la spalla Ljajic per una contusione al ginocchio.
Pochi minuti dopo, il Milan passa: Niang lancia Abate che brucia Molinaro e serve a Bacca (38') la più facile delle occasioni.
Strano destino quello dell'attaccante colombiano: fino a settimana scorsa era il giocatore da cedere per fare cassa e investire sul mercato, oggi e' la risorsa piu' importante della squadra. Mihajlovic non è soddisfatto, nello spogliatoio striglia i suoi che escono con un piglio diverso: tre minuti e Belotti realizza il pari con un grande colpo di testa. Ma la difesa del Torino ha poche certezze: schiera i nuovi arrivati De Silvestri e Rossettini in una difesa a quattro che lascia tante occasioni agli avversari. Così 138 secondi dopo il guizzo di Belotti è ancora Niang ad aprire il campo: cross per Bacca, buco di Moretti e il colombiano fa secco Padelli in uscita. Il Toro subisce il contraccolpo psicologico e sparisce dal campo: un contropiede di Bonaventura (17') costringe Obi ad un fallo ingenuo in piena area di rigore. Bacca dal dischetto non sbaglia e sigla la prima tripletta della Serie A. La partita sembra in ghiaccio per i rossoneri: Padelli nega a Bacca il quarto gol su una nuova dormita della difesa granata. "Abbiamo preso tre gol da polli", sentenzierà Mihajlovic a caldo. Entra Bertolacci che pochi istanti dopo si fa male e viene avvicendato da Poli. Il Milan stacca la spina ed emerge il famigerato cuore Toro: al 91' slalom di Baselli e diagonale preciso per accorciare le distanze. E al 94' l'azione che fa fermare il cuore ai 32mila di San Siro: Paletta atterra Belotti, per Damato è rigore. Ma Donnarumma è gigante e il Milan conquista tre punti, alza il morale e trova le prime certezze. Una vittoria che ha convinto anche Berlusconi: il presidente telefona a Montella per fargli i complimenti. "Che piacere averlo sentito - confida il tecnico -, lo vedo coinvolto, so quanto ci teneva. Sono molto soddisfatto, non prendere i tre punti sarebbe stata una beffa". Una beffa che non sarebbe piaciuta né a Berlusconi, né ai cinesi che stanno per raccoglierne il testimone.
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