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10 Marzo 2016 - 10:13
Sassuolo-Torino, andata e ritorno.
Per la Juventus la sfida di venerdì sera allo Stadium, non è una semplice tappa di avvicinamento alla quota scudetto, per usare un'espressione cara a mister Allegri. Alla vigilia della sfida Champions col Bayern, Buffon e compagni cercano l'allungo in campionato contro l'ultima squadra che è riuscita a batterla in Italia. Una sconfitta, quella dello scorso 28 ottobre, che diede inizio alla riscossa bianconera.
"Era un momento negativo per noi - ricorda Simone Zaza, centravanti bianconero ed ex di turno della partita -; dopo quella sconfitta i veterani si sono fatti sentire, anche inconsciamente c'è stata la svolta della stagione. La partita con il Sassuolo evoca emozioni brutte, derivanti dalla sconfitta, ma anche belle, visto che incontro il mio passato".
A quattro mesi di distanza da quel ko, tanto è cambiato in casa bianconera. La Juventus è diventata un rullo compressore che ha travolto gli avversari, ritrovandosi in testa con tre punti di vantaggio sul Napoli. "Stiamo vivendo un periodo decisamente positivo - conferma Zaza - anche quando non riusciamo a esprimerci al meglio, riusciamo a portare a casa il risultato, l'aspetto più importante".
Venerdì inizierà una "sei giorni" molto intensa per la Juventus, impegnata in campionato con il Sassuolo e mercoledì a Monaco di Baviera, nel ritorno degli ottavi di Champions League.
"Prima del Bayern c'è il Sassuolo - ammonisce Zaza - perciò dobbiamo pensare prima a questa partita. Contro il Bayern sappiamo che sarà difficilissimo, ma assolutamente non impossibile".
Il centravanti lucano sta vivendo una stagione particolare, alternando alle panchine prestazioni decisive per la Juventus e per il suo futuro con la maglia azzurra. "Non ho mai nascosto la mia ambizione, il mio obiettivo è vestire la maglia azzurra all'Europeo. Per coronare il sogno dovrò dare sempre il massimo con la Juve e di conseguenza con la Nazionale".
Per puntare al futuro Zaza dovrà confrontarsi, ancora una volta, con il passato, i due anni in Emilia alla corte del tecnico Di Francesco, che oggi spera di non ritrovarselo in campo da avversario. "Non posso far altro che ringraziare il mister, è stato fondamentale per la mia crescita. Lui è già in una grande squadra, molto forte - dice a proposito delle indiscrezioni di mercato che danno Di Francesco sulla panchina del Milan -. Come ogni giocatore e allenatore è normale ambire ad una squadra di primissima fascia. Non so quale sarà il suo futuro, ma secondo me è pronto per il salto. Berardi? Un talento vero, mi piace giocare con i più forti e lui è tra questi: un giorno mi piacerebbe giocare insieme a lui".
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