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CALCIO. Allegri: "Lazio straordinaria, è sfida-scudetto"

Prima contro seconda, per la seconda volta quest'anno allo 'Stadium'. Juve sfidata dalla Lazio, in formidabile recupero, sei mesi e mezzo dopo il testa a testa Juve-Roma. Massimiliano Allegri non cerca giri di parole: "Con la Lazio è uno scontro diretto, una partita scudetto. Noi abbiamo un po' di punti di vantaggio ma pure un ciclo importante di partite da affrontare. Da qui al match contro la Sampdoria del 2 maggio si deciderà la stagione". Con i biancocelesti l'obiettivo dei bianconeri è di mantenere, se non addirittura di aumentare, il vantaggio ora di 12 punti in modo da mettersi al riparo da sorprese e clamorose rimonte. "La Lazio sta facendo un'annata straordinaria - rileva il tecnico -: viene da 8 vittorie consecutive, ha subito gli stessi gol nostri nel girone di ritorno; dopo l'avvio stagionale nessuno poteva immaginare che ora sarebbe stata seconda. In più - aggiunge Allegri - la Lazio è molto cambiata rispetto all'andata: ha più consapevolezza dei propri mezzi, gioca un bel calcio, sono cresciuti i singoli". La Juve, inoltre, deve cancellare lo scivolone di Parma e una gara di questo spessore potrebbe aiutare a tenere alta la tensione. Allegri difende i suoi: "A Parma non c'è stato nessun calo di tensione, abbiamo sbagliato nella ripresa prendendo gol. Non avevamo la testa da un'altra parte, giocavamo in un clima surreale e arrivavamo da una partita molto dispendiosa, in cui avevamo ribaltato (a Firenze, ndr) una situazione che sembrava proibitiva in Coppa Italia". Quindi la filosofia resta la stessa di sempre: "Adesso bisogna fare un passettino alla volta che ci permetterà di arrivare in fondo. Nel calcio ci stanno queste situazioni, l'importante è non ripeterle. Era inimmaginabile pensare che la Juve essere campione il 20 aprile. A me interessa vincere il campionato, 'il' quando conta poco. Al momento, Lazio e Roma sono ancora in corsa: la Lazio può                 arrivare a 82 punti, la Roma a 81". Allegri applaude le performance delle italiane in Europa League ma anche il cammino internazionale della sua Juventus: "Avere due squadre in corsa per le semifinali di Europa League ed una in Champions non è una cosa normale, è un passo avanti del calcio italiano. Sono punti importanti per il ranking, magari ci serviranno per riavere tra qualche anno quattro posti in Champions". Il tecnico bianconero, infine, cerca di spegnere le voci sul futuro di Tevez e di mercato più in generale. "Fanno parte del gioco e non ci creano disturbo - sostiene -, ma siamo in un momento troppo delicato della stagione e non ha senso parlarne. Finora non abbiamo portato ancora a casa niente, quindi bisogna pensare solo a raggiungere gli obiettivi". La formazione dovrebbe prevedere un turnover limitato ("E' difficile risparmiare chi è diffidato", spiega l'allenatore in ottica derby) ed essere modellata sul 4-3-1-2: con Barzagli per Bonucci o Chiellini in difesa, Pirlo in regia, Sturaro al posto di uno tra Vidal, Marchisio e Pereyra, tutti diffidati, e Llorente (favorito su Morata) a fianco di Tevez.
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