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BUSANO. Birzillotto: "rinuncio all'auto e mi muovo sulla bici elettrica"

BUSANO. Birzillotto: "rinuncio all'auto e mi muovo sulla bici elettrica"

Rinunciare all'automobile si può. Anche in Canavese, malgrado la carenza di trasporti pubblici e di servizi adeguati di collegamento tra una zona e l'altra come si trovano in città. Michele Picca ne è la dimostrazione: due anni fa, nel 2013, ha deciso di "buttare" le chiavi e sostituire una sella al sedile. Da allora si sposta in bicicletta. Non una bicicletta qualunque. Una elettrica.

"All'inizio ho cominciato a spostarmi su una bicicletta tradizionale. Mi sono accorto però che mi causava ritardi, arrivavo alla meta affaticato. Poi, la mia famiglia mia ha regalato una bicicletta elettrica. E' stato veramente un aiuto. Mi sto trovando talmente bene che ho intenzione di prenderne un'altra" racconta Michele Picca, 34 anni, residente a Busano, un bagaglio di esperienza come animatore nelle struttura alberghiere e turistiche, che ha deciso di mettere a frutto coltivando il progetto di offrire servizi di animazione in Canavese. "Sono tornato a vivere nel Canavese e a Busano – ci spiega -. Ho voluto fare qualcosa in proprio, nonostante sia un periodo di difficoltà, che mette tutti a dura prova. Per vedere se si riesce ad offrire un servizio anche in paesini piccoli come quelli canavesani". La sua scelta di abbandonare le stagioni per costruire un'attività in loco, col simpatico nome di "Birzillotto", lo ha portato a muoversi, sulla due ruote, in lungo e in largo. E se occorre recarsi nel torinese, nessun problema. Basta recarsi alla stazione di Rivarolo, chiudere la bici come fosse una valigetta, salire, e scendere alla stazione d'arrivo.

"La bicicletta elettrica - aggiunge Michele Picca mi permette di non stancarmi e di essere più autonomo. Vorrei associare il suo utilizzo al nome di Birzillotto, fare in modo da darla in dotazione anche ai ragazzi che lavorano con me".

E' una scelta basata su valori e principi. "L'ho presa mettendomi delle regole – sottolinea Birzillotto -. E' facile spostarsi con la macchina. Potrei.. anche domani, ma non lo faccio. Perché non voglio contribuire all'inquinamento. E' una questione ambientale, ma anche economica. Possedere dei mezzi è gravoso. E comunque penso che un po' tutti potremmo fare a meno dell'auto. Spesso la si prende per tratti brevi, perché siamo diventati pigri. Per questo muoversi sulle due ruote diventa anche una palestra quotidiana. Lo faccio anche per non essere sedentario, tutti i giorni. Muoversi diventa una necessità muoversi. Abbino lo sport con la bici a lunghe camminate a piedi. Ed è anche una sfida: voglio vedere dove mi permette di arrivare".

E se piove? "La pioggerellina non mi ferma – risponde Birzillotto -. Inoltre sto progettando un tettuccio ed ho già comprato la struttura, devo solo montarla"

Rischio di qualche raffreddore o malanni? "Si viaggia ad una velocità di 25 km orari, quindi velocità tranquilla – rassicura Birzillotto - anche se capitano giornate, d'inverno, in cui sarebbe meglio non usarla, per la neve o il freddo, ma sono situazioni eccezionali. E', insomma, un mezzo che consiglio a tutti. Anzi, conto, per quando il materiale per l'animazione aumenterà, di prenderne un'altra che si possa caricare sia davanti che dietro e, più avanti, vorrei acquistare anche un'auto elettrica".

Unico cruccio, la limitata autonomia energetica del mezzo. Specie perché, in Canavese, non esistono centraline, come in altri paesi europei, che permettano di ricaricare nel momento del bisogno. "Trascorsi 70 km di autonomia – spiega infatti Birzillotto -, devo metterla in carica. Basta una semplice presa di corrente della casa. Ma, se mi trovo in giro, sono costretto a rivolgermi a qualche bar o attività pubblica, chiedendo la cortesia di potermi collegare. Oggi, insomma, sono vincolato". Da qui l'idea che Birzillotto vorrebbe lanciare alle pubbliche amministrazioni. "Mi piacerebbe - dice – mettere d'accordo due o tre Comuni per creare una postazione per la carica ed il noleggio o la vendita, sia per le auto che per le biciclette. Ho l' idea di divulgare il più possibile l'utilizzo di mezzi non inquinanti, e di fare in modo che tutti possano almeno provarli. La bicicletta elettrica è adatta ad ogni età ed esigenza, sia per chi deve recarsi a lavoro, ma anche per le persone più in à con le età che hanno bisogno solo di un mezzo per spostarsi. A Torino, per esempio, si può prendere la bici in una postazione e lasciarla in un'altra. Qui in Canavese abbiamo posti da fare invidia a luoghi più frequentati e turistici, si potrebbero mettere le bicic anche a disposizione dei turisti".

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