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28 Marzo 2019 - 12:29
Il pubblico, presente all’evento
Sala gremita e pubblico entusiasta per il piccolo convegno di venerdì sera che ha visto protagonista l’affresco della Cappella della Maddalena di Burolo.
L’evento, patrocinato dal Comune e dalla Pro Loco di Burolo, dalla Parrocchia, dalla Diocesi d’Ivrea e dal Liceo Carlo Botta d’Ivrea, ha preso il via alle 20.30 presso la Sala Congressi del Comune.
Ad introdurre, il Sindaco Franco Cominetto con i saluti di rito, a cui sono seguiti gli interventi di Pier Ricca, di Mons. Giovanni Battista Giovanino - parroco di Burolo - e della preside del Liceo Carlo Botta di Ivrea Lucia Mongiano.
La serata è quindi entrata nel vivo: a prendere la parola è stato Silvio Ricciardone, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Carlo Botta di Ivrea che, dopo aver condiviso con il pubblico gli aspetti stilistici e iconografici salienti dell’affresco raffigurante Maria Maddalena e Santa Maria Egiziaca, ha esposto i risultati dei suoi studi sull’opera.
“La committente si fa rappresentare al cospetto della Maddalena - Santa a cui la cappella è dedicata - e a Maria Egiziaca”; ha affermato, “e il fatto che entrambe si chiamino Maria mi ha portato a ipotizzare che la committente si chiamasse allo stesso modo”.
“Quest’ultima”, ha aggiunto, “si fa raffigurare al cospetto di un crocifisso scolpito commissionato o dalla famiglia da cui arrivava o da lei stessa, destinato, magari a un ambito diverso da quello della cappella della Maddalena. L’affresco si configurerebbe, quindi, come opera che raffigura una scultura di un certo pregio: una soluzione adottata anche da Giotto nella Cappella degli Scrovegni.”
“E’ plausibile, infine, che famiglia della committente avesse individuato in Maria Maddalena la Santa a cui affidarsi per la protezione dei propri componenti, come avviene a Briona, in provincia di Novara, per la Famiglia Tornielli”.
A tirare le conclusioni e a presentare gli scenari futuri per la Cappella della Maddalena e, più in generale, per i beni storico-artistici del territorio, lo storico Fabrizio Dassano.
“La serata è stata un successone”, ha dichiarato entusiasta il Sindaco Franco Cominetto, “c’erano più di cento persone e mi ha fatto piacere vedere così tanti burolesi che, in altre occasioni, non vedi. Il Paese ha quindi risposto in maniera molto positiva. Alcune persone era anche commosse…”
“E’ bello quando qualcosa del Paese rivive grazie alla sensibilità delle persone”, ha concluso, “questo è un territorio che può avere di tutto, basta solo valorizzarlo. Così facendo non solo si porta visibilità a Burolo, ma per qualcuno si possono anche creare delle opportunità in termini di occupazione, aspetto non secondario”.
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