AGGIORNAMENTI
Cerca
31 Ottobre 2015 - 22:48
tribunale
Rischiava fino a sei anni di reclusione per aver emesso due fatture false. “Al fine di pagare meno imposte dirette”. Invece, dopo un processo durato anni, Gianni Bessolo Pejla, titolare dell’azienda InoxTek di Burolo, è stato assolto perché "il fatto non costituisce reato". Questa la sentenza pronunciata venerdì scorso dal giudice Ludovico Morello del Tribunale di Ivrea.
L’imprenditore eporediese era accusato per aver emesso nel 2007 due fatture, del valore totale di circa 20mila euro, per lavori affidati in economia. Lo scopo dell'operazione? Secondo l'accusa, gonfiare i bilanci e così diminuire le imposte dirette da pagare al fisco.
Ad inchiodare Gianni Bessolo c’erano le dichiarazioni rese dal commercialista della società che quelle fatture le aveva emesse, ossia la GBE. “Si tratta di documenti falsi” aveva dichiarato il commercialista davanti al giudice, nel corso di un interrogatorio fiume. “L’80% delle fatture che emettevamo era fasullo - aveva poi proseguito -. Il pagamento avveniva con assegni il cui importo veniva poi restituito in contanti al falso cliente. Solo l’Iva veniva versata”.
Il giudice del tribunale di Ivrea ha però propeso per l’assoluzione tenendo conto di alcuni elementi fondamentali. In primis il fatto che l’azienda InoxTek fattura oltre 2,8milioni di euro all’anno: è difficile spiegare come i 20mila euro contestati dal Pm avrebbero potuto influire sull’economia della ditta.
A far pendere la bilancia dalla parte dell’imputato sono state però le contraddizioni emerse nell’interrogatorio cui è stato sottoposto il commercialista della Gbe e sottolineate, nella sua arringa, dall'avvocato Dal Fiume. Prima, il teste aveva sostenuto di aver sempre concordato personalmente le operazioni che riguardavano le false fatturazioni, salvo poi modificare la propria versione giurando di non aver mai avuto alcun rapporto con Gianni Bessolo.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.