AGGIORNAMENTI
Cerca
23 Maggio 2018 - 16:09
Ka scorsa settimana il consigliere Giuseppe Valesio, a cui sono state revocate le funzioni di vicesindaco e assessore dalla sindaca Luciana Trombadore, ha annunciato l’uscita dal gruppo “Vivi Brusasco e Marcorengo” e di aver costituito un gruppo a sé stante, denominato “Trasparenza e confronto”. E’ evidente che i due fatti (revoca e costituzione di nuovo gruppo) sono legati. Chiediamo a Beppe Valesio di spiegarne il motivo: “La sindaca ha esercitato la sua facoltà, prevista dalla legge. La mia valutazione politico-amministrativa del provvedimento però è negativa perché la revoca è un fatto pesante, inusuale, da usare solo in casi estremi, motivati da atti gravi contro l’amministrazione comunale. Nella nostra zona non era mai successo e non è certo il mio caso. La motivazione ufficiale di rotazione nella giunta doveva avere, come logico finale, le dimissioni volontarie concordate, non un decreto su cui non si può più discutere. Inoltre non sono stato invitato ad alcun confronto nel gruppo, se non a revoca già avvenuta. Per questi motivi ritengo che non sia più possibile la permanenza nello stesso gruppo”.
“Qualcuno ha adombrato che ci sia qualcosa d’altro, dietro alle motivazioni ufficiali - prosegue -. Qualcosa di inconfessabile. Non certo da parte mia. Perché non si accetta l’opinione che si tratti di un grave errore politico, compiuto nella forma, nel modo, nel momento sbagliati? Il risultato ottenuto è stato quello di escludere una persona che ha provato ad indicare strade diverse. Se un amministratore non sa accettare le critiche, allora ha sbagliato mestiere. Perché il confronto anche duro è utile a definire la scala di priorità funzionale ai bisogni della comunità. Questo non è mai stato accettato”. “Qualcuno mi ha detto che non mi sono difeso abbastanza. Autorevoli pareri giuridici mi hanno confermato di avere tutti i requisiti per vincere un eventuale ricorso al Tar - continua il consigliere comunale -. Ma il risultato sarebbe l’accoglimento del ricorso con annullamento della revoca. Tu torneresti a lavorare con chi ti ha trattato in quel modo? Ma sopratutto le spese giudiziarie non sarebbero a carico del sindaco ma della sua amministrazione, cioè dei cittadini, il che significa aumento delle spese a loro carico. Non mi pare giusto verso i cittadini”. C
Cosa vorresti dire ai tuoi ex colleghi di maggioranza?
“Continuo ad invitarli a discutere di più. Ad approfondire di più i problemi della comunità accettando le critiche costruttive. Unire le forze, anziché ognuno gestire il proprio orticello. Non a caso ho denominato il mio gruppo “Trasparenza e confronto”.
E quindi cosa farai nel nuovo gruppo? Opposizione insieme a Marolo, Giacometto e Bosso? “Se con loro è possibile fare proposte e interrogazioni utili alla comunità, sì. La questione culturale è decisamente sottovalutata. Volevo dare impulso, ma sono stato bloccato. Sai che non mi hanno neppure chiesto le consegne? Così due belle iniziative, già ben definite, sono state abbandonate. Però abbiamo lo Zucchino d’Oro, meno male”.
Se tornassi indietro ti rimetteresti in lista?
“No. Per quanto già detto questa esperienza è stata pesante e deludente . Evidentemente sono servito solo per raccogliere i voti della frazione di Marcorengo, senza i quali la lista della sindaca non avrebbe vinto. Peccato.”
Ti ricandiderai ancora la prossima volta?
“No”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.