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13 Marzo 2018 - 17:27
Nei giorni scorsi Alternativa Civica ha effettuato un sopralluogo presso la scuola dell’infanzia “Montessori” di via Don
Manassero, eseguito in assenza dei bambini ed alla presenza del personale ATA per verificare se, conseguentemente alla determinazione n. 618/2017, i ventilatori a soffitto fossero già stati installati nel dormitorio della scuola.
La struttura di nuova realizzazione presenta da anni numerose problematiche: nella scorsa estate le temperature nelle aule e nei locali, nonostante le finestre aperte e i ventilatori accesi avevano toccato punte di 36°. Anche nel dormitorio della scuola non si respira, è uno spazio molto ristretto utilizzato da circa 80 bambini.
Il capogruppo di Alternativa Civica Giuseppe Deluca: “Dopo il sopralluogo presso la struttura sono venuto a conoscenza che gli operatori scolastici erano stati redarguiti nel merito, in quanto l’accesso pare fosse interdetto per il
sottoscritto, e quindi mi sono nuovamente recato alla scuola dell’infanzia “Montessori” il giorno dopo per avere
spiegazioni dell’accaduto.
Un’insegnante mi ha riferito di “aver avuto ordini tassativi” dall’assessore Valeria Rolando di non farmi accedere nella
struttura e, davanti al sottoscritto, ha chiamato telefonicamente l’assessore Rolando che, a seguito di mia richiesta di
documentazione che attestasse il divieto di accesso nelle strutture scolastiche del comune per i consiglieri comunali,
non ha fornito nulla ed ha minacciato di chiamare i vigili urbani per farmi allontanare al fine di impedirmi l’accesso e
non è detto che non abbia realmente contattato la Polizia Municipale.
Da sempre i consiglieri comunali nell’esercizio delle proprie funzioni di pubblici ufficiali nell’ambito del territorio possono accedere per verifiche e controlli a tutte le strutture comunali ed in particolare anche nelle scuole, a maggior ragione a seguito di segnalazioni dei cittadini ai quali devono rispondere.
Con un’interrogazione sono state richieste spiegazioni al sindaco in merito a tale grave e riprovevole comportamento
dell’Assessore alla Scuola e Attività Educative Valeria Rolando perché, oltre a ricoprire un ruolo di giunta, è anche
educatrice. Abbiamo richiesto inoltre di essere informati qualora vi fossero circolari emanate dalla dirigenza
dell’Istituto Comprensivo di Brandizzo che, semmai esistessero, di sicuro non sarebbero state formulate ad personam e non potrebbero riguardare un consigliere comunale, nella sua qualità di pubblico ufficiale, nell’espletamento del
proprio mandato.
Tralascio considerazioni personali in merito all’atteggiamento dell’assessore Rolando, privo di rispetto per le istituzioni comunali democraticamente elette”.
La coordinatrice di Alternativa Civica Antonella Multari: “Il ruolo di educatrice svolto dalla signora Rolando dovrebbe
essere un esempio di comportamento. Quello tenuto in occasione del sopralluogo del consigliere Deluca è stato
invece ben diverso: verso i collaboratori scolastici sono stati impartiti ordini con richiami verbali ai limiti del vessatorio,
che oltretutto non sono supportati da alcun regolamento.
Auspico per il futuro un maggior senso di collaborazione fra consiglieri delle varie parti, anche perché il fine ultimo è il
medesimo per tutti ovvero tutelare il benessere e la salute dei nostri bambini”.
Ed ecco come il sindaco Roberto Buscaglia ha risposto all’interrogazione presentata da Alternativa Civica il 23 febbraio scorso: “Sentita l’assessora Rolando, non si può che sottolineare come la stessa, nelle sue funzioni di vicaria, abbia esercitato e svolto i propri doveri a seguito di circolare del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”, a cui in prima persona sono affidati i compiti di garante della sicurezza degli alunni.
Anche il sottoscrive - aggiunge infine il sindaco - pur non essendo a conoscenza della circolare, comunque si premura sempre, prima di recarsi presso un plesso scolastico, di informare della propria visita. Sarà comunque nostra cura richiedere copia della circolare e di portarla a conoscenza di tutti i consiglieri”.
Sbigottito dalla querelle l’assessore al Welfare Paolo Bodoni: “Questa storia è davvero assurda - commenta - sta nella normale educazione chiedere il permesso prima di entrare in un luogo, a maggior ragione se questo luogo è una scuola. I consiglieri possono entrare, ma non hanno alcun diritto di interrommpere le lezioni e le attività in corso di svolgimento. Per questo motivo dovrebbe essere naturale chiedfere un permesso prima di effettuare qualsivoglia ispezione o sopralluogo.
Mi sembra strano che il consigliere Deluca non riesca ad afferrare un concetto così semplice e alla base delle regole di una buona convivenza”.
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