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BOXE. Gli appassionati italiani fanno il tifo per Ballisai

“Mi piacciono le sfide impossibili!”. Massimiliano Ballisai sta ultimando la preparazione in vista dell’importante match che lo attende giovedì 10 novembre a Parigi contro il francese Yvan Mendy ed è ben consapevole di dover ribaltare sul ring il pronostico della vigilia. Il Titolo Intercontinentale IBF dei Pesi Leggeri è una di quelle cinture internazionali che, se conquistate, sono in grado di dare una svolta radicale alla carriera di un pugile e Max vuole provare con tutte le sue forze a vincere in Francia. Non sarà facile, come non lo è stato nel marzo scorso in Finlandia contro il beniamino di casa Edis Tatli, diventato dopo il combattimento valido per il Titolo Europeo di categoria un buon amico del settimese. Un pugile, però, vive per match come questi, in grado di alimentare una passione che scorre nelle vene come quella per la boxe. Di certo la rottura con il tecnico Dino Orso a poche settimane dalla disputa del Titolo Intercontinentale IBF ha minato la serenità dell’atleta, ma insieme al nuovo allenatore Davide Greguoldo si è trovata presto la giusta sintonia e il lavoro “pesante” è stato portato a termine. Ora, negli ultimi giorni che precedono il match titolato, ci si concentrerà sulla tecnica pugilistica, sulla rapidità di esecuzione e sulla velocità nei movimenti. Ballisai da mercoledì scorso è in ritiro presso la Cascina Lissona di località Valgera ad Asti, luogo ideale in cui ritemprarsi dalle fatiche dei doppi allenamenti quotidiani e concentrarsi su questo delicato incontro: “Sono tranquillo e qui ad Asti ho avuto la possibilità di staccare la spina e dedicarmi anima e corpo al pugilato. Martedì 8, sono partito alla volta di Parigi con i tecnici Greguoldo e Samuel Da Valle della Skull Boxe Canavesana. Non è stato il massimo dover riprogrammare tutti i miei allenamenti a poche settimane da un match così duro e difficile, è inutile negarlo, ma è andata così e mi porterò dietro questa cicatrice. Voglio fare un incontro intelligente in Francia e mi carica il combattere fuori casa, contro tutto e tutti. Sono convinto che tra me e Mendy chi si è preparato meglio farà la differenza, indipendentemente dalla località in cui si disputerà il match e dall’appoggio o meno del tifo”.
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