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27 Marzo 2014 - 00:43
Costi più alti per le cerimonie funebri, tempi più brevi e calendari più rigidi. E' questo lo scenario che rischia di aprirsi per tanti piccoli Comuni di fronte alla nuova normativa entrata in vigore dal mese di gennaio secondo cui l'attività delle onoranze funebri dovrà terminare alle porte del cimitero, della cui gestione potranno esclusivamente occuparsi personale specializzato retribuito dal Comune oppure da imprese appaltatrici munite di patentino. Il pericolo, per gli utenti, è che aumentino le spese considerato che finora la sepoltura veniva curata direttamente dalle pompe funebri benchè i camposanti siano di competenza comunale.
Di questo s'è parlato nella serata di giovedì 20 marzo, in Municipio, nel corso di un incontro convocato dal Sindaco Fausto Francisca, nonchè Presidente dell'Associazione Piccoli Comuni Italiani, al fine di chiarire la nuova disciplina sulle attivita dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali relative alle nuove disposizioni introdotte con l'attuazione del decreto regionale, recentemente entrato in vigore. Ha partecipato l'assessore regionale Gian Luca Vignale con Claudio Brunetto, vicepresidente dell'Associazione Piemontese Imprese Onoranze Funebri. Presenti molti Sindaci e amministratori del territorio.
"I piccoli comuni – spiega il Sindaco Fausto Francisca -, che hanno oggettivamente ridotte risorse umane che si dedicano alla gestione dei cimiteri, sono in grave crisi da quando, con il decreto, gli addetti privati delle onoranze funebri non possono più operare in aiuto ai dipendenti comunali o ai necrofori incaricati. Ancora una volta il legislatore non ha tenuto conto delle realtà locali, specie qulle più piccole. Proprio per questo è stato organizzato un incontro pubblico a cui sono stati invitati sindaci ed amministratori per trovare una soluzione che eviti responsabilità penali ai Sindaci ed ai responsabili".
Per il momento l'ipotesi sarebbe gestire il servizio in modo associato ma questo comporterebbe la necessità di stabilire orari per le esequie diverse per ogni paese, d'accordo con i Parroci, impiegando persone che abbiano il patentino. Il Comune dovrà stabilire anche i costi del servizio tramite tariffe. "Bisogna trovare un sistema per non gravare sulel spalle degli utenti – sottolinea Francisca -. Questa è una legge che potrebbe andare bene per i grandi Comuni ma non per piccoli e medi".
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