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BORGOFRANCO. Qualche piccola precisazione sulla brigata Lys

BORGOFRANCO. Qualche piccola precisazione sulla brigata Lys

Signor  Direttore del giornale La Voce, Solo oggi, per seri motivi personali,  ho potuto leggere l’intervista pubblicata sul giornale del 25 aprile.

Sono  lusingato per l’onore attribuitimi nel dedicare tanto spazio alla mia testimonianza su vicende relative alla lotta partigiana e alla Liberazione. Due  frasi, mal interpretando le mie parole,  hanno purtroppo indotto la gentile intervistatrice a attribuirmi cose diverse riportate nella quarta colonna dell’articolo a partire dalla riga quinta.   Negli ultimi mesi del 1945 che precedettero la fine della guerra la Brigata Lys,  tale il nome che assunse la mia banda, fu arricchita dall’arrivo di molti disertori dell’esercito occupante. sia italiani repubblichini che ucraini, cecoslovacchi e di altre nazionalità forzatamente arruolati nelle truppe tedesche.                                         Un militare inglese e il primo disertore tedesco fecero parte della banda fin dall’inizio.  Altri militari alleati fuggiti  dai campi di concentramento furono accompagnati in Svizzera e in Francia dalle  formazioni parigiane……. I tremila di cui si parla nelle righe seguenti  componevano una divisione tedesca schierata  in Valle di Aosta al confine con la Francia. I tre citati non esistono.

Sarei lieto di vedere una rettifica che chiarisca un testo altrimenti  incomprensibile

Grato di un cortese riscontro saluto cordialmente

Giulio De la Pierre

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