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25 Maggio 2017 - 17:09
Con questo voto contrario, Marcella Maurin ha probabilmente messo a tacere tutte quelle voci che la davano come una “gambiniana convinta”, sempre pronta ad accettare qualsiasi decisione presa dal suo sindaco.
Ma mercoledì così non è stato, visto che è stata l’unica ad esprimere un voto contrario alla delibera con cui Borgaro chiederà alla Regione di abrogare la legge che ha portato all’istituzione del Comune di Mappano.
“Nella vita ci vuole coscienza e serietà - ammette senza tanti giri di parole - Ho sempre detto di essere favorevole alla nascita di Mappano, per tanto sarei stata ipocrita se avessi votata compatta con la mia maggioranza. Sono stata eletta con i voti dei mappanesi e ho come delega quella al Decentramento, bisogna ricordarselo…”.
Maurin, nel corso del suo mandato, ha portato avanti tante battaglie in favore di Mappano. A partire da quelle per creare occasioni di aggregazione sul territorio di competenza, fino a scendere in campo per lasciare sul territorio il supermercato Conad, con la proprietà che in un primo tempo avrebbe voluto abbandonare Mappano per questioni economiche, di affitto della struttura che ospitava il famoso market.
Ma questa sua presa di posizione potrebbe prefigurare un “siluramento” da parte di Gambino? “Non lo so, ma non credo proprio. Nella vita di una maggioranza ci può stare che una volta si possa prendere una posizione differente. Avrei potuto astenermi, come ha fatto la minoranza. Ma io ho una sola parola. E Claudio Gambino sapeva perfettamente che avrei votato no. Ma da qui a farne un caso ce ne vuole…”.
Intanto, però, è certo che la Maurin non si candiderà a Mappano: “Mi hanno corteggiata in ogni modo, ci hanno provato con mille promesse. Ma ho deciso in autonomia di rinunciare perché sono un assessore di Borgaro e ho ancora degli aspetti da portare avanti qui. Magari fra cinque anni…”.
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