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BORGARO. Il sindaco: "Rom? Non è razzismo. E' rispetto delle regole"

BORGARO. Il sindaco: "Rom? Non è razzismo. E' rispetto delle regole"
"Sono un sindaco del Pd e un uomo di sinistra e ho il dovere di tutelare i miei cittadini". Il sindaco di Borgaro Torinese, Claudio Gambino, spiega così la proposta di sdoppiare la linea urbana degli autobus che fermano nei pressi del campo nomadi di strada dell'Aeroporto, il più grande del capoluogo piemontese. "Io razzista? Niente affatto - dice all'ANSA replicando alle accuse che gli stanno piovendo addosso -. L'obbligo della solidarietà, e dell'inclusione, deve essere sempre accompagnato dal rispetto delle regole". Quella di separare le linee degli autobus, spiega il primo cittadino, "è una provocazione nata incontrando un comitato di cittadini, ieri sera, dopo l'ennesima aggressione". Vittima, lunedì, "una ragazzina di 13 anni - dice il sindaco Gambino - derubata del cellulare e malmenata". "Speriamo che con questa proposta - sottolinea - le istituzioni affrontino un problema che affligge Borgaro da oltre vent'anni". A Borgaro, ricorda il primo cittadino, "è presente il campo nomadi più grande dell'area metropolitana, con oltre trecento famiglie. E intorno nell'ultimo anno sono sorti altri tre campi abusivi e totalmente fuori controllo". Negli ultimi mesi le aggressioni sulla linea 69, quella che si ferma proprio davanti al campo nomadi, sono diventate sempre più numerose. "E' una situazione insostenibile per una città - sottolinea ancora il primo cittadino - che si è sempre dimostrata tollerante. Credo che il problema dell'immigrazione - conclude - sia come una medaglia con due facce: quella dell'inclusione, che seguiamo da tempo, ma anche quella del rispetto delle regole".
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