L’eco sezione Basso Monferrato del Movimento Azzurro si mette in moto e segnala all’Arpa alcune situazioni di pericolo ambientale a Casalborgone. Il movimento locale, di cui è presidente l’ex sindaco Amos Giardino, la scorsa settimana ha inviato un dossier, corredato di fotografie, al dipartimento di Torino dell’Arpa per segnalare alcune possibili situazioni di danno nel centro collinare. Situazioni che meriterebbero un approfondimento dell’agenzia regionale per la protezione ambientale. Ecco le più gravi. In primis, la pulizia dell’alveo del Rio Merdarello, eseguita dall’amministrazione comunale. “Per quanto a nostra conoscenza - scrivono dall’associazione -, non risulta sia stata effettuata preventivamente la necessaria progettazione dell’intervento di manutenzione idraulica, al fine di tenere conto del recupero e della salvaguardia delle caratteristiche naturali ed ambientali dei corsi d’acqua”. Inoltre, “per le operazioni di estrazione del materiale da sovralluvionamento, è stato utilizzato un escavatore meccanico, e non è stata effettuata una parziale o totale ricollocazione dei materiali in alveo” sostengono dal Movimento Azzurro. Poi, “il materiale in alveo non è stato conferito in una discarica autorizzata al conferimento dei materiali di risulta, ma lo stesso materiale è stato trasportato su autocarri per poi essere distribuito, senza alcuna opera di bonifica, su porzione di terreno soggetta a vincolo paesaggistico, di proprietà comunale, sito lungo la ex s.s. 459....”. Altro giro per il paese, altra segnalazione. “Il Comune di Casalborgone ha depositato, in adiacenza del rio, in piazza Caduti senza Croce mucchi di fresatura di asfalto e macerie edili - prosegue il documento inviato all’Arpa -. Si possono osservare nel luogo del deposito di materiale, segni evidenti che dal mucchio di fresatura di asfalto è stata già asportata una notevole quantità di materiale, che come è riscontrabile, in parte è stata distribuita sullo stesso piazzale che non è asfaltato, mentre un’altra parte è stata impiegata per saturare buchi dell’asfalto sulle strade comunali”. Quindi, “si evidenzia l’ulteriore rischio ambientale, anche per lo stoccaggio in adiacenza ad un corso d’acqua. E’ inoltre dubbia provenienza dei materiali, in quanto non risulta che l’amministrazione comunale abbia effettuato rimozioni di asfalto dalle strade comunali almeno negli ultimi sette anni”. Infine, il Movimento Azzurro segnala la presenza due depositi di sabbia mista a sale in strada San Giuseppe, a ridosso del ponte che attraversa il rio, e in piazza Caduti senza Croce. “Il sindaco Cavallero ha emesso un’ordinanza nei giorni scorsi - conclude il presidente Giardino - per la pulizia dei fossi. Nella conclusione precisa che ‘il materiale risultante dall’operazione dovrà essere conferito in luogo idoneo al recepimento’, il che significa che vanno conferiti in discarica autorizzata. Ora mi chiedo: questo vale solo per i cittadini o anche oer il Comune?”.
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