Martedì 23 Settembre 2014, presso il salone della Pro Loco di San Bernardo, un folto pubblico (un centinaio di persone) ha presenziato alla serata di aggiornamento a cura della SMAT e dell'Amministrazione Comunale, sindaco Della Pepa in testa, sul costruendo Depuratore di San Bernardo. Dopo i convenevoli di rito e l'elogio a questa “opera di civiltà” il sindaco ed il dirigente Smat hanno in sostanza evidenziato che: l’attuale Depuratore di Torre Balfredo serve la sponda sinistra della Dora e cioè Centro Storico d’Ivrea, Burolo ed altri paesi limitrofi ubicati su quella sponda; il Depuratore di San Bernardo servirà la sponda destra e per intenderci raccoglierà le acque che confluiscono a cascata a fianco delle Passerella d’Ivrea, quelle di altri collettori di Ivrea e di altri comuni: Samone, Banchette, Salerano, Pavone, ecc... attualmente la popolazione di riferimento è di 26.000 abitanti mentre l'impianto “a regime”è progettato per potenziali 40.000 abitanti; l’opera sorgerà a qualche centinaio di metri dal vecchio depuratore di Canton Moretti, che verrà quindi smantellato; essendo per lo più interrato all'esterno avrà l'aspetto di una cascina “vecchio stile” (mai fidarsi delle apparenze); il costo stimato è di 9 milioni di euro con entrata in funzione a fine 2016 ed a quella data tutti i reflui di Ivrea verranno quindi finalmente depurati prima di finire in Dora (SPERIAMO BENE!); ovviamente in parallelo al depuratore verranno costruiti i collettori :un opera “importante” il cui costo supera quello dell'impianto di depurazione stesso e la cui commessa, già assegnata, prevede un importo stimato di 12,5 milioni di euro. Anche questi lavori dovranno essere ultimati, come per il depuratore, entro fine 2016; l'esborso totale previsto ammonta quindi a 21.5 milioni di euro interamente a carico SMAT, che rientrerà delle spese sostenute attraverso la "tassa depurazione" in “bolletta” (quella indebitante pagata negli scorsi anni da molti cittadini e per cui la SMAT si è impegnata al rimborso “dovuto”). Terminata l'esposizione di Sindaco, Amministratori e tecnici si è poi aperto un acceso dibattito in cui, senza mai trascendere nei toni ma senza tuttavia “far sconti” ad alcuno, i cittadini di San Bernardo hanno fatto una serie di rilievi, tutti pertinenti, sull'impatto che la realizzazione dell'opera avrà sul quartiere. Alla domanda sulla viabilità per accedere all'impianto, uno dei progettisti (l'ingegnere delegato alla direzione dei lavori?) ha voluto precisare che non ci saranno particolari interventi in merito poiché non è previsto un traffico di grande portata e si potrà quindi far riferimento ad una strada sterrata già esistente che porta nei pressi del costruendo impianto. Per quanto attiene agli “interventi compensativi”, la SMAT, per bocca del Dirigente convenuto, la stessa si è detta disposta a risanare i vecchi collettori in prossimità dei cantieri, a collegare entro certi limiti fognature private di gruppi di abitazioni, a ripristinare strade ed infine a smantellare il vecchio depuratore procedendo poi alla bonifica e al recupero del sito, il piano dettagliato delle opere di compensazione andrà comunque valutato in tutti i dettagli e dovrà rientrare in un ”tetto di spesa” ritenuto congruo e nello stesso tempo “sostenibile” per la Società. E' prevista la realizzazione di “scaricatori di piena” che entreranno in funzione quando, a causa delle piogge, la portata supererà di cinque volte la capacità massima del depuratore. Più “problematica” la questione se fosse stato considerato che la zona è soggetta periodicamente ad esondazione: è infatti preoccupante la risposta della SMAT e dei tecnici che dichiarano “non risultare, dalla documentazione e dalle autorizzazioni rilasciate dalle competenti Autorità e dagli Organi di controllo preposti, una tale evenienza”, per cui al momento non sono previste opere di “sbarramento”. Da parte del pubblico presente si fa notare, non senza un certo giustificato “nervosismo”, che in occasione dell'ultima piena della Dora (ma non sarebbe la prima volta), proprio in quella zona, c'erano tre o quatto metri d'acqua. A questo punto il Sindaco Della Pepa soccorre “amorevolmente” quanto opportunamente il rappresentante della SMAT, assicurando che la questione verrà approfondita: meno male! Vigileremo! Ad apposita domanda, il tecnico della SMAT cerca di tranquillizzare poi coloro che abitano in prossimità delle stazioni di pompaggio e dell'impianto circa la presenza di miasmi, ma lo fa citando laconicamente la normativa sulle distanze a cui la SMAT deve attenersi e la cosa lascia tutti perplessi poiché questa interpretazione apre alla distinzione tra “miasmi a norma di legge” e “miasmi a norma di olfatto”: la popolazione di San Bernardo sarà comunque attenta alla portata dei secondi seppur nel rispetto delle “norme di legge”, il pubblico in sala fa presente come la “puzza” dell'attuale seppur obsoleto impianto di Canton Moretti si avverta fastidiosamente a trecento metri di distanza. In ultimo, per quanto concerne i fanghi della depurazione, si citano dati statistici secondo i quali sono previsti residui, intesi come “sostanza secca” dopo apposito trattamento, pari a due Kg annui per abitante. In totale cinquanta tonnellate all'anno per gli attuali 26 mila abitanti di riferimento e ottanta tonnellate all'anno nel caso di utilizzo a pieno regime dell'impianto per le previste 40mila persone. Vi abbiamo voluto dare i ragguagli della serata, anche se un po' noiosi, perché tutti possano accedere alle informazioni e al dibattito emerso. Come M5S di Ivrea non possiamo che proporre il nostro impegno non “PER” ma “CON” cittadini di San Bernardo per VIGILARE affinché tutte le problematiche emerse siano esaminate nei dettagli durante l'esecuzione dei lavori, e ciò a partire dalla dovuta attenzione anche alle procedure di assegnazione degli appalti ancora in sospeso. Sarà cura mia personale, in qualità di Consigliere comunale del M5S portare in Consiglio le eventuali anomalie che si dovessero rilevare “cammin facendo”.
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