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05 Maggio 2014 - 12:18
Violenze dentro e fuori dagli stadi italiani. Dopo quel che è successo sabato sera prima fuori e poi dentro lo stadio Olimpico di Roma, teatro della finale di Coppa Italia, si è davvero toccato il fondo. Prima le risse tra fazioni di tifoserie finite a colpi di pistola; poi il fischio di inizio ritardato di quasi un'ora e concesso solo dopo il “sì” di Genny 'a carogna, al secolo Gennaro De Tommaso, il corpulento capo-popolo della curva del Napoli e che vergognosamente indossava la maglietta per inneggiare alla libertà ad un delinquente come lui, per concludere con un lancio di petardi e i fischi durante l'inno nazionale.
In questi giorni si è detto e scritto di tutto. Credo che però l'unica ricetta per curare il calcio sia quella di punire direttamente le società, applicando proprio la legge sulla responsabilità oggettiva. Come? Escludendole dalle Coppe Europee. Nel caso di sabato, la Lega Calcio in accordo con l'Uefa, dovrebbe avere il coraggio di punire Roma e Napoli, due squadre che hanno appena conquistato l'accesso diretto alla prossima edizione della Champions League (Roma) e il Napoli la possibilità di disputare i preliminari. La Roma perchè squadra di cui è capo ultras Daniele “Gastone” De Santis, arrestato per tentato omicidio per gli spari ai tifosi del Napoli prima della partita ed il Napoli perchè i suoi ultras, con “Genny 'a carogna” in prima fila, hanno dato vita ad un vergognoso pre-partita tenendo “in ostaggio” tutti quanti. Magari escludere tutte le squadre italiane, così non si fanno torti a nessuno.
Un metodo, questo, già adottato in passato nei confronti delle squadre di calcio Inglesi, escluse per cinque anni dalla Coppe Internazionali, dopo la strage dell'Heysel nel maggio 1985 quando morirono 39 persone, tra cui 32 tifosi italiani e ne rimasero ferite oltre 600. Solo così e con una dura politica interna adottata dall'allora primo ministro inglese Margaret Thatcher venne sconfitto il fenomeno degli Hooligans, i terribili tifosi brittanici.
Ma che colpa hanno le società? Le società hanno la colpa di tutelare e finanziare gli ultras fino a diventarne ostaggio.
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