Non siede più in Parlamento da un anno ormai. Di incarichi politici, al momento, ne fa volentieri a meno. Si sta dedicando alla sua professione, quella di avvocato, che non ha mai smesso nemmeno quando faceva su e giù da Palazzo Madama. E, nel tempo libero, segue con attenzione quel che succede nella sua Brozolo, un piccolo comune al confine orientale della provincia di Torino. Da quelle parti non è un mistero il suo impegno per cercare di convincere la diocesi di Casale Monferrato, insieme ad un gruppo numeroso di cittadini, a concedere i permessi necessari per poter ristrutturare la Chiesa parrocchiale del paese. Insomma, da qualche tempo a questa parte l’ex senatrice dell’Idv Patrizia Bugnano sta conducendo una vita pressoché normale. Come quelle di tutti noi. O quasi. Non capita a tutti, infatti, di finire nel mirino dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La scorsa settimana, in una dichiarazione pubblica riportata poi dal Corriere della Sera e da Repubblica, l’ex senatrice dell’Idv è stata presa di mira dall’ex premier. Udite udite. Berlusconi ha parlato dell’avvocato Bugnano nell’ambito del processo cosiddetto “Ruby Ter”. “Ci sono due testimoni completamente plagiate”, ha inforcato facendo riferimento ad Ambra Battilana e Chiara Danese, assistite dall’ex senatrice Bugnano. Così il premier a Repubblica: “In questo processo - ha spiegato - è emerso fuori che ci sono 44 testimoni sotto accusa tra quelli in mio favore mentre dall’altra parte ce ne sono due che sono venute una sola volta ad Arcore, sono andate via alle 12.30 e sono state completamente plagiate da un’avvocatessa parlamentare di Di Pietro. Entrambe hanno dichiarato cose inverosimili e che avevano sentito dentro l’imperativo categorico di dire chi fosse davvero chi governava in quel momento l’Italia. Sfido qualsiasi ragazza che fa concorsi di bellezza a sapere cos’è un imperativo categorico”. L’avvocato Bugnano preferisce lasciar cadere, per ora, la polemica mediatica, e si limita a dire: “L’affermazione secondo cui io avrei plagiato le due ragazze è gravissima. E’ un attacco alla mia professionalità, qui non c’entra nulla la politica. Ora valuterò con calma il da farsi: l’attacco di Berlusconi è assolutamente fuori luogo e adesso penserò se e come cautelarmi”.
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