W le donne! Oggi le donne, almeno quelle dei paesi avanzati, sono presenti a 360° nella società, nel mondo dell’impresa, nelle università, nella magistratura, nel Governo e nel Parlamento. Ma ci sono anche le altre donne. Le altre donne, purtroppo, quelle che vivono sotto a un altro cielo, quelle dell’Africa o dell’Asia ad esempio, sono ancora sfruttate, violate, vivono ancora in un mondo di ingiustizie e di barbarie in cui i Diritti Umani faticano a farsi strada. E’ per queste donne che l’8 marzo ha la sua ragione d’essere! In realtà, la Giornata Internazionale delle Donne, che nell’accezione comune viene chiamata in modo riduttivo Festa della Donna, è una giornata celebrativa di riflessione, non una semplice festa, è un momento in cui l’Organizzazione delle Nazioni Unite che ha istituito tale ricorrenza, invita a operare affinché nel mondo si possa raggiungere una effettiva parità di genere nel 20230. L’8 marzo, allora, diventa una festa commerciale solo per chi sceglie di rimanere sulla superficie, e vive questa data come una festa, negando così il suo nobile fine che è quello di un momento di profonda riflessione storica. E’ doveroso, quindi, da un lato riconoscere tutte le conquiste che le donne hanno fatto con fatica nel corso dei secoli, dall’altro essere consapevoli che bisogna ancora lavorare tanto per eliminare le discriminazioni di cui le donne sono ancora oggetto e contrastare la violenza di genere. In tal senso, l’8 marzo ha la sua ragione d’essere per tutte le donne, per le donne di ogni meridiano e parallelo. W le donne! Favria 8.03.2021 Giorgio Cortese L'8 marzo non è la festa della donna ma la giornata internazionale della donna. Oggi è un giorno della memoria per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche i soprusi, le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo. Non è l'orgoglio di essere donna che va ostentato bensì l'essere fiere dei valori, della forza e del coraggio che alimentano il cuore di ogni donna. A poco servono quei mazzetti di mimosa che sembrano doni di effimeri sogni, si dovrebbero donare fiori dai petali che diffondono profumo di uguaglianza e pari dignità. Sara Gama Sara Gama, pensate che Forbes l’ha inserita nel 2019 tra le 100 donne più influenti d’Italia, ha scritto un libro: “La mia vita dietro un pallone” (ed. DeAgostini). Tra le pagine si ripercorre la sua avventura calcistica dai primi passi, dalla nascita dell’amore per questo sport un tempo considerato solo maschile, alle sfide, le prime partite, le vittorie e le sconfitte che grazie anche lei hanno permesso di scrivere la storia del calcio femminile italiano. Pensate che sono state prodotte delle Barbie ispirate anche a lei, donna vera, perché le bambine possono essere ciò che desiderano, sentendosi libere di assecondare le proprie inclinazioni e i propri gusti anche se sono lontani da quelli che una certa visione rigida del mondo si aspetta dalle ragazze Questa sera ore 21,00 sulle pagine social facebook, instagram e youtube della Filarmonica, il sito del Comune di Favria, il sito dell’Unitre di Rivarolo – monologo di Sara Gama - attrice Mariagrazia Nemour – brano musicale “She” eseguito da Claudia Mattioda - luogo di ripresa: Palestra Comunale di Favria. Favria 8.03.2021 Giorgio Cortese Donna, cinque dolcissime lettere che mandano avanti il mondo intero. Auguri 365 giorni l’anno!
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