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PONT. La fiera di Settembre non ci sarà: salta San Matteo

E così la Fiera di Settembre non si terrà. Pont dovrà fare a meno di quest’appuntamento che negli ultimi anni aveva perso parecchio del suo smalto ma che rimaneva comunque un punto di riferimento nella vita del paese.

La Fiera di San Matteo, con la sua lunga storia alle spalle ed il suo collocarsi nel momento di passaggio tra l’estate e l’autunno, quando le mandrie scendevano al piano, segnava la fine delle vacanze e l’addio alla bella stagione.

Bisognerà adattarsi alla sua assenza, così come si è fatto a meno di tanti altri appuntamenti nei vari paesi e città in questi ultimi sei mesi di paure, sofferenze, rinunce causate dalla pandemia.

La notizia è stata data dall’amministrazione con un annuncio sul sito del Comune: la delibera di giunta è del 18 agosto.

I commenti negativi sono fioccati e la comandante della Polizia Municipale Maria Rita Parola ha ritenuto necessario rispondere alle critiche spiegando che “il rispetto dei divieti impartiti da organi gerarchicamente superiori in tema di sanità e sicurezza pubblica prevale su ogni altra considerazione.

L’Ufficio di Presidenza Regionale, in una faq del 22.07.2020, scrive che <rimane sospesa l’attività relativa alle fiere>”. Molti citano gli esempi di manifestazioni , feste  e spettacoli  che si sono tenuti ugualmente in giro per il Canavese e per il Piemonte,  sostenendo che, con un po’ di buona volontà e di impegno, sarebbe stato possibile organizzarla ugualmente.

Tutto è possibile ma appare difficile, nelle attuali circostanze, polemizzare con questa scelta. Semmai lascia perplessi che si sia atteso tanto per annullarla, come già era accaduto per gli eventi della primavera, pubblicizzati sul sito ufficiale del Comune fino a pochi giorni prima della data prevista per il loro svolgimento.

Di fronte ad una situazione così difficile da gestire non era necessario aspettare direttive dall’alto per assumere una decisone drastica.

La Fiera di San Matteo si svolge su un’area assai vasta e con caratteristiche molto diverse tra le varie zone: se i prati sono ampi ed in genere vi si circola senza grossi intasamenti, Via Roggie è stretta e vi si creano di continuo ammassamenti di persone. Limitare drasticamente il numero dei banchi sistemandoli tutti nei prati e lasciando libera la strada? Questo non avrebbe risolto il problema dell’affollamento causato dalle persone in transito verso il luogo della manifestazione, oltretutto piuttosto lontano dal centro del paese.

A tagliare la testa al toro ci ha pensato probabilmente l’inedita concomitanza con l’appuntamento elettorale, che avrebbe creato un caos ingestibile già in circostanze normali: chi va a votare ha bisogno di poter parcheggiare a distanza ragionevole dal seggio, vista l’età media dei pontesi, e deve poterlo fare senza perdere  ore.

Chi avrebbe controllato che tutto filasse liscio?

I vigili, nei giorni di elezioni, fanno la spola fra le sedi di voto e l’Ufficio Elettorale, i carabinieri sono anch’essi impegnati presso i seggi.

Come evitare il caos in queste circostanze e soprattutto come scongiurare il rischio che la fiera diventasse una potente occasione di diffusine dei contagi? Tante, troppe manifestazioni a rischio si sono tenute in questi tre mesi dopo la fine delle restrizioni e non a caso la situazione generale è in netto peggioramento: proprio in questi giorni a Pont si è registrato un caso di positività al Covid.

Se la situazione non sarà nel frattempo degenerata, si potrebbe forse sperare nella Fiera di San Luca, ben più piccola e gestibile ma per quella di San Matteo è meglio che si sia deciso così.

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