Che cos'è una Memoteca? Se lo chiedessimo a quelli di “LetterAppeninica”, che organizza il festival di letteratura di crinale che si svolge sulla montagna pistoiese, risponderebbero che si tratta di “una banca dati della memoria per salvaguardare l'immenso patrimonio di cultura e tradizione orale della montagna pistoiese, che rischia di scomparire insieme ai suoi protagonisti”. Una banca dati a cui tutti possono contribuire per conservare la memoria della comunità, con una testimonianza, una storia, un video. La voce, i volti e i ricordi dell'Appennino confluiscono poi in apposito sito web, lamemoteca.it, per raccogliere la storia dei suoi abitanti, dove viene per paese e argomento, e reso consultabile online. "Non è un progetto nostalgico - ha spiegato il direttore di LetterAppenninica, Federico Pagliai - E tutti possono farsi 'Custodi della memoria". Un’iniziativa unica nel suo genere che ha un precedente nell'Unione dei Comuni di Pian del Bruscolo nel pesarese ma che meriterebbe certamente un’eco maggiore per fare da spunto ad altri Comuni d’Italia. Infatti, qual è il Comune che non sia ricco di Storia e di storie, di avvenimenti e di luoghi da ricordare? E la nostra Venaria non fa eccezione. Ecco perché, accanto, e forse insieme, al MUSEO CIVICO, il progetto di una MEMOTECA di VENARIA potrebbe integrare e completare l’obiettivo di conservare, non solo in una piattaforma social ma anche in luogo fisico, la “MEMORIA DELLA COMUNITÀ VENARIESE”. Una memoria costruita, pezzo dopo pezzo, con il contributo di tutti e di ciascuno, mettendo a disposizione il proprio “archivio personale” fatto di documenti, libri, storie, foto e altro materiale. Uno spazio fisico dove consultare, leggere ed incontrare altre persone e, nel contempo, uno spazio virtuale, dove ascoltare e vedere le testimonianze; la Storia dei libri di scuola che si intreccia con le tante storie familiari e di quartiere, di via e di piazza che hanno animato la nostra città. Un progetto che si presta al coinvolgimento attivo di Scuole e Associazioni. Un filo rosso per collegare le generazioni, andando a comporre insieme il puzzle della memoria collettiva, anche attraverso interviste, mostre, incontri, conversazioni e dibattiti. Un progetto aperto ed inclusivo, dove ciascuno è protagonista per arricchire la narrazione della nostra Venaria, iniziata tanti e tanti anni fa, di cui tutti noi, nessuno escluso, fa parte. Il passato non è altro che il prologo.
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