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L’ Antigone

L’ Antigone
Sabato scorso sono andato al teatro Garybaldi di Settimo, a vedere L’ Antigone. Una rilettura o, meglio, una riscrittura, della tragedia di Sofocle. Questa tragedia è stata rappresentata per la prima volta ad Atene, nel 442 avanti Cristo, adesso è arrivata a Settimo. In forma semplificata, ridotta all’essenza, un’ attrice a recitarla e, al posto del coro, il coro greco, un cantante e la sua apparecchiatura elettronica. In regia Roberto Tarasco. E’ stato un successo, il pubblico ne è rimasto entusiasta. Nella foto vedete i due artisti (Anita Caprioli e Didie Carie) che si prendono i meritati applausi. Anche a me è piaciuta, mi è piaciuto il modo con cui tutti gli artisti si sono spesi per ricercare l’ essenza della storia. Tutto è stato limato, ogni orpello rimosso, si è andati al cuore della narrazione. E, così, inaspettatamente, noi, lì presenti, abbiamo rivissuto lo stesso dilemma che era stato posto agli ateniesi più di duemila anni fa: vale più la legge del Re o quella che ci impone la nostra morale? Siamo usciti nella pioggia, ognuno con la sua risposta. Ma, nel profondo ci siamo chiesti se, al di là di tutto, anche noi avremmo avuto il coraggio di Antigone. g.fina.g@gmail.com
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