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14 Ottobre 2018 - 14:47
SMOG
Con la Delibera della Giunta Regionale 28 settembre 2018, n. 57-7628, entrano in vigore, a partire dal 15 ottobre, una serie di blocchi del traffico per alcuni veicoli a motore diesel molto inquinanti. Il provvedimento prevede il divieto di circolazione veicolare dalle ore 8.30 alle 18.30 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì per i veicoli Euro 1 ed Euro 2 e, nel solo periodo invernale dal 1 ottobre al 31 marzo, dei veicoli con omologazione Euro 3. Inoltre il provvedimento prevede ulteriori restrizioni per i veicoli circolanti qualora si verifichino condizioni di inquinamento elevate, che potrebbero generale disagi a strati più ampi di popolazione. A partire dal 1 ottobre 2018, se si verificheranno 20 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 μg/m³ della concentrazione di Pm10, è previsto il blocco della circolazione delle auto a benzina Euro 1 e diesel da Euro 1 fino a Euro 5. Fermo restando l’importante attenzione ai temi ambientali che il M5S ha nella propria azione politica fin dal suo nascere, è opportuno accompagnare questi provvedimenti, che sono da considerare certamente tardivi e frutto di una scarsa attenzione ai temi ambientali della amministrazione regionale, con pratiche di sostegno alle fasce più povere o anziane della popolazione che non possono permettersi l’acquisto di nuove auto meno inquinanti. Ivrea eroga una serie di servizi pubblici fondamentali per la comunità di Ivrea e del Canavese con riferimento al servizio sanitario, alle scuole, e più in generale a molti uffici pubblici. Non si possono certamente dimenticare le attività imprenditoriali della città che devono poter essere accessibili da clienti e fornitori. La delibera, poi, non è stata preceduta da un’adeguata informazione della popolazione sulle imminenti restrizioni alla mobilità e alle possibili attivazioni nel tempo di ulteriori limitazioni dipendenti dal peggioramento della qualità dell’aria. È un compito che deve urgentemente assumere il Comune di Ivrea. Ricordo che il M5S di Ivrea nel programma per le amministrative proponeva une serie d’interventi che dovevano potenziare la mobilità collettiva e pubblica a prezzi molto ridotti se non gratuiti, proprio per limitare l’uso di veicoli troppo inquinanti e fornire soluzioni alternative di mobilità. Si proponeva poi il rinnovo del parco mezzi pubblici che onestamente non sembrano essere euro 6, oltre a politiche di sostegno alla mobilità elettrica per non restare sempre indietro, almeno aumentando il numero dei punti ricarica pubblica. Occorre un’attenta azione da parte della nuova amministrazione eporediese, anche in coordinamento con la Città metropolitana, che vada a colmare il disinteresse della precedente amministrazione comunale su questi temi, confermata anche dalla scarsissima presenza al tavolo metropolitano sulla qualità dell’aria che ha prodotto l’ordinanza “tipo” per i Comuni del torinese. È evidente che non può la sola amministrazione eporediese risolvere i problemi di inquinamento che riguardano il Torinese e tutta la Pianura Padana, al punto che l’Italia è stata sanzionata dalla Comunità Europea per non avere messo in atto azioni di contrasto all’inquinamento dell’aria. Ma è proprio per questo che occorre un forte, risoluto e attivo coordinamento con gli enti amministrativi superiori, a partire dalla Città Metropolitana di Torino. Altro problema che è necessario risolvere riguarda il posizionamento della centralina per il rilevamento della qualità dell’aria che oggi, per Ivrea, è a Leinì. Ora, è evidente a tutti che non si può avere un valore sufficientemente attendibile dell’aria di Ivrea se si controlla a Leinì, ma sono i valori raccolti a Leinì (o a Torino Lingotto) che determinano il blocco ad Ivrea. Esiste una centralina in viale della Liberazione, ma non viene considerata, perché i rilievi sono mensili! Peraltro la maggiore concentrazione di polveri sottili è presumibilmente nella zona centrale della città, non in viale della Liberazione. Sul tema della centralina ha dato rassicurazioni Giuliano Balzola, assessore a mobilità e sostenibilità ambientale, affermando che insisterà affinché i valori di riferimento per il blocco del traffico siano quelli rilevati in città e non in altri territori. Il M5S non tarderà a ricordarlo all’assessore, qualora se ne dimenticasse.
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