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12 Luglio 2018 - 14:53
“La prima”, ci dice Ovidio Glauda, “riguarda l’affresco presente nell’attuale sacrestia che raffigura una crocifissione, ai lati della quale sono presenti due sante, di cui una, probabilmente, è Santa Maria Maddalena, a cui è stata intitolata la chiesa”. E precisa:“Ai piedi della santa, a sinistra, compare una figura di donna inginocchiata che potrebbe essere colei che ha commissionato l’opera. È plausibile, quindi, che sulla destra ci fosse un uomo: il committente; si tratta, però, di sole ipotesi, poiché quest’ultima parte di affresco non ci è giunta”. Ovidio Glauda conclude, infine, affermando che su base stilistica l’intero affresco è databile alla metà del Quattrocento. “Un’altra particolarità”, sottolinea, “è certamente la lapide funeraria tardo romana murata all’esterno della chiesa. La lastra, risalente al 440 d.C., ricorda un negoziante di nome Basilio ed è oggi visibile sul lato Nord dell’edificio.” Glauda, inoltre, non manca di soffermarsi anche sul magnifico crocifisso ligneo databile al Trecento che un tempo era ospitato nella chiesa, e che, purtroppo, non è visibile ad oggi poiché trasportato nella Parrocchia di Burolo “per evitare che andasse incontro a deterioramento”.
Condivide con noi, poi, una curiosità di tipo geologico: la chiesa, infatti, sarebbe stata costruita su un masso erratico, ovvero una roccia di grandi dimensioni trasportata a valle dall’azione di un ghiacciaio e rimasta in pianura anche a seguito del ritiro della massa di ghiaccio. In conclusione, come ha sintetizzato al meglio il sindaco di Burolo Franco Cominetto, “la chiesa di Santa Maria Maddalena è un pezzo eccezionale che sorge in un luogo unico”. Il complesso, che fino a qualche anno fa veniva aperto solamente per le funzioni e in occasione della festa della Maddalena, dopo essere entrato nel circuito delle chiese romaniche dell’Ecomuseo AMI, è diventato visitabile anche d’estate. A tal proposito, ricordiamo le prossime aperture in programma: domenica 22 luglio e 9 settembre dalle 10.00 alle 18.00 e domenica 23 settembre, dalle 15.00 alle 18.00.Edicola digitale
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