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18 Aprile 2018 - 11:55
Forza Italia in consiglio comunale è rappresentata da Felice Scavone (primo da sinistra) e Giorgio Chiarle
Qualche giorno fa l’assessore al bilancio Elena Piastra, in una commissione convocata ad hoc, ha presentato il bilancio consuntivo.
Parliamo dell’insieme delle spese e delle entrate effettivamente contabilizzate nel 2017 e a detta dell’assessore i numeri sarebbero da stropicciarsi gli occhi.
“Si tratta del migliore rendiconto di gestione degli ultimi venti anni - ha esordito - siamo in positivo sull’anticipo di tesoreria e non capitava da tempo. Aabbiamo migliorato di gran lunga i parametri di riscossione che è un qualcosa di molto positivo per l’ente”.
Ed è proprio sui tributi non pagati da cittadini e imprese che la macchina amministrativa avrebbe (il condizionale per noi è d’obbligo) fatto un balzo da gigante.
“Siamo passati - ha spiegato ancora il vicesindaco - dai 9 milioni di residui recuperati nel 2015 ai 17 milioni del 2017. Abbiamo accorciato tantissimo i tempi di recupero. C’è un’attenzione diversa da parte della macchina amministrativa nel chiedere i soldi. Nel 2018 dovremmo riuscire a recuperare tutto il 2015”.
Insomma, detta in parole povere, l’amministrazione sarebbe riuscita ad accorciare sensibilmente i tempi che abitualmente ci metteva per andare a bussare alla porta dei cittadini e delle imprese che non pagano..
Progressi importanti soprattutto sulla tari (tassa sui rifiuti).
“La voce che incide sulle famiglie - spiega ancora l’assessore - è molto bassa. Per lo più parliamo di un recupero sulle grandi imprese presenti sul territorio”.
E sarà anche tutto oro quello che luccica, ma il consigliere azzurro Felice Scavone qualche dubbio ce lo ha ancora...
“Vi fate tanto belli ma per gli anni che vanno dal 2008 al 2015 mancano all’appello, 10 mila euro sugli asili e 14 mila euro sulla mensa. Qui siamo alla teoria del pollo, c’è chi mangia e a chi restano solo le ossa”.
La difesa è toccata di nuovo a Piastra.
“La capacità di riscossione del Comune è aumentata, e questo è indubbio - aggiusta il tiro - Di certo non si rinuncia a chiedere soldi a chi non paga la mensa ma si tratta di situazioni diverse dove chi non paga è spesso in difficoltà”.
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