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LANZO. Casa della Salute all’ospedale. Ieri si è svolta l’inaugurazione

LANZO. Casa della Salute all’ospedale. Ieri si è svolta l’inaugurazione

Tra le 46 Case della Salute aperte in tutto il Piemonte, da ieri c’è anche quella di via Marchesi della Rocca 30 a Lanzo, all’interno dell’ospedale cittadino.

Ad inaugurarla ci hanno pensato l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, il direttore dell’Asl To4, Lorenzo Ardissone.

L’inaugurazione della Casa della Salute di Lanzo rappresenta un ulteriore tassello di integrazione tra rete ospedaliera e territoriale che la Giunta regionale considera fondamentale per fornire servizi adeguati alla popolazione, in particolare nelle zone più lontane dai grandi centri urbani - dichiara Saitta -. A Lanzo, grazie alla disponibilità di tutti i soggetti che hanno lavorato a questo progetto, si configura un modello di Casa della Salute che corrisponde in modo del tutto coerente alle impostazioni che come assessorato abbiamo fornito alle Aziende sanitarie regionali”.

L’obiettivo è avvicinare i servizi sanitari alla popolazione, in particolare alle fasce più deboli ed in difficoltà, come gli anziani, e tutti coloro che, affetti da patologie croniche, hanno necessità di un monitoraggio continuo e di un accesso il più possibile diretto e semplificato ai servizi.

A Lanzo, la Casa della Salute è un centro di accoglienza per utenti affetti da patologie croniche, sportello d’ascolto per famiglie, accesso a percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali per le patologie croniche, iniziando con la broncopneumopatia cronica ostruttiva, Unità valutativa geriatrica, dove si potranno anche prendere in carico i pazienti dei reparti dell’ospedale stesso.

Le attività sanitarie sono coordinate dal Direttore del Distretto di Ciriè-Lanzo, dottoressa Maria Luigia Spaccapietra, che si avvale della collaborazione dei Responsabili di tutti i servizi sanitari disponibili. Lo stesso Direttore di Distretto presiede all’integrazione tra i servizi territoriali  e alla continuità ospedale-territorio.

Il progetto della Casa della Salute vede inizialmente realizzarsi un modello sperimentale in cui un gruppo di ben diciotto medici di famiglia – l’intera équipe di Lanzo – si è reso disponibile, con attività complementare e non sostitutiva dell’ordinaria attività ambulatoriale, a realizzare una medicina d’iniziativa che intercetti il bisogno di salute prima che la malattia insorga, si manifesti, si aggravi o si cronicizzi, in modo tale da prevenirla o rallentarne il decorso. Nello stesso luogo si incentiveranno iniziative di educazione alla salute e di promozione di sani stili di vita. Attività che si svolgeranno con il supporto dei Servizi competenti, come il Centro per il Trattamento del Tabagismo del SerD (Servizio per le Dipendenze), considerando che il fumo rappresenta un importante fattore di rischio per molte patologie croniche, quali la broncopneumopatia cronica ostruttiva e lo scompenso cardio circolatorio. Si realizzerà un modello organizzativo strettamente integrato e con un forte coinvolgimento dell’associazionismo.

Con l’attivazione della Casa della Salute di Lanzo stiamo per completare la rete delle Case della Salute dell’Azienda, per la quale ci è stato assegnato un finanziamento regionale di poco meno di 800 mila euro sul triennio - conclude Ardissone -. Nello scorso dicembre avevamo già attivato quelle di Brandizzo, di Caluso, di Castellamonte con la sua articolazione di Rivarolo Canavese e di Settimo Torinese. A breve apriremo a Leini”.

“Aumentano le opportunità di assistenza nelle Valli”

La nuova Casa della Salute offrirà servizi di medicina territoriale, a bassa intensità sanitaria, a pazienti cronici e non gravi, permettendo un aumento delle opportunità di assistenza in tutte le Valli di Lanzo”. Lo afferma Marco Bussone, vicepresidente Uncem Piemonte, a margine dell’inaugurazione della nuova struttura. “Con il futuro ‘infermiere di comunità’, la Casa della Salute di Lanzo concretizza un pezzo del Piano delle cronicità anche su questo territorio alpino - sottolinea Bussone - A Lanzo, nella ‘Casa’ sono ospitati congiuntamente medici di base e pediatri, l’assistenza infermieristica, l’assistenza specialistica con percorsi di cura per patologie croniche, gli ambulatori vaccinali, i consultori familiari. Uncem sta lavorando con l’Assessorato per definire un quadro organico di interventi nei territori alpini e appenninici, in particolare per i pazienti che necessitano di un’assistenza sanitaria a bassa intensità, unita a prestazioni socio-assistenziali. Ecco perché è importante, anche nelle Valli di Lanzo, formare ‘infermieri di comunità’, anche grazie a programmi e risorse che derivano da fondi comunitari, dalla Strategia nazionale Aree interne che toccherà le Valli, dal Piter Alcotra Graies che partirà nei prossimi mesi con Unione montana e Gruppo di azione locale protagonisti. L’invecchiamento della popolazione, la cronicizzazione di patologie in particolare negli anziani, la presenza di povertà e dipendenze, impongono agli Enti locali, ai Comuni insieme, di lavorare su temi sociali e assistenziali, facendo crescere benessere e servizi. Si devono unire forze pubbliche, private, terzo settore, anche parrocchie e Caritas, come già sta avvenendo nelle Valli di Lanzo. Una profonda trasformazione culturale, prima ancora che assistenziale, che la nuova Casa della salute di Lanzo dimostra essere possibile anche nella sfera sanitaria”.

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